Ennesima strage di migranti al largo della Libia – [VIDEO]

Recuperati i corpi di 15 migranti ammassati su una zattera di legno. Insieme a loro 140 persone in fuga dalla Libia verso l’Europa

Ancora morti nel Mar Mediterraneo. Un video diffuso dal quotidiano The Libya Observer mostra i cadaveri di 15 migranti ammassati su una imbarcazione di fortuna, insieme a loro 140 persone naufragate lo scorso lunedì e diretti verso le coste europee.

L’Unhcr conferma che sono stati “recuperati i corpi di 15 persone quando 2 imbarcazioni sono arrivate questa sera alla base navale di Tripoli. A 177 sopravvissuti sono stati forniti aiuti, alcuni necessitavano di assistenza medica urgente. I migranti – continua la nota dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – erano partiti da Zuwara e Al Khoms la notte prima“. Una “tragica perdita di vite“, sottolinea l’Unhcr pubblicando due foto di migranti a bordo e accanto di una motovedetta nella notte di Tripoli.

Secondo i dati diffusi dall’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) nel 2021 si contano già 474 morti e 689 dispersi a fronte dei 381 decessi e 597 persone scomparse dell’intero 2020, mentre i migranti riportati in Libia fino al 9 ottobre sono stati 26.314, l’anno scorso erano stati 11.891. Tra loro moltissimi sono minori.

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Frattanto rimane al largo delle acque territoriali italiane in attesa di un porto sicuro, la nave di ResQ con a bordo 59 migranti soccorsi nella notte tra sabato e domenica. Tra loro  sono 6 donne, di una incinta, e 17 minori, provenienti principalmente da Siria, Etiopia, Eritrea, Egitto, Nigeria, Somalia, Sudan. Uno dei naufraghi a bordo, un ragazzo nigeriano con gravi problemi di salute pregressi, è stato evacuato dagli uomini della Guardia costiera e condotto a Lampedusa.

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Fra le migliaia di migranti e richiedenti asilo che sono stati coinvolti in recenti arresti di massa, ci sono circa 751 donne e 255 bambini. “I bambini migranti e rifugiati in Libia continuano ad affrontare gravi violazioni dei loro diritti, fra cui la detenzione arbitraria – dichiara Cristina Brugiolo, rappresentante speciale dell’Unicef in Libia ad interim -. I bambini sono tenuti in condizioni devastanti e disumane in questi centri di detenzione. Possiamo desumere che il numero reale di bambini tenuti nei centri sia molto più alto, visto che, secondo le notizie ricevute, diversi ragazzi vengono messi in celle con uomini adulti”.

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