Covid, anestesisti: «Non c’è preoccupazione per terapie intensive grazie a vaccini»

Secondo il presidente degli anestesisti italiani, Alessandro Vergallo, serve tuttavia «raggiungere 95% copertura, guardiamo con attenzione dati di altri Paesi»

Vaccino anti Covid-Meteoweek.com

Il presidente nazionale degli anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), Alessandro Vergallo, in un colloquio con Adnkronos spiega l’attuale situazione nelle terapie intensive per ciò che concerne l’emergenza Covid19. «La preoccupazione di una possibile nuova ondata pandemica, con nuove pressioni sulle terapie intensive, non c’è. E se non l’abbiamo è merito di una copertura vaccinale piuttosto alta, anche se ancora lontana da quel 95% che ci renderebbe più tranquilli», ha detto Vergallo.

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«Nelle nostre terapie intensive», ha proseguito il presidente, «la situazione non è tale da preoccuparci. Certamente stiamo osservando con molta attenzione l’andamento delle curve di diffusione virale in altri Paesi d’Europa, per cercare di capire se ci sono le condizioni di una nuova ondata.

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Ciò che osserviamo con più attenzione è la diffusione della copertura vaccinale sulla popolazione italiana, non ancora in percentuale tale da scongiurare del tutto le preoccupazioni. Serve vaccinare ancora e, per quanto riguarda gli operatori sanitari, è opportuno accelerare con la terza dose», ha chiosato Vergallo.

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