“Ti prendo e ti sparo in bocca”, assolto l’uomo che minacciò Luca Zaia

Assurda decisione dei giudici di non proseguire nei confronti di un uomo che aveva pesantemente minacciato il governatore del Veneto

Minacciare le persone non è più reato? Solo un mese fa il presidente della regione Veneto Luca Zaia era stato messo nel mirino di alcuni no-vax per le sue dichiarazioni a favore dei vaccini contro il Covid-19. Un uomo era arrivato addirittura a scrivere sul suo profilo Facebook “Zaia, ti prendo e ti sparo in bocca“, frase che gli ha fatto guadagnare una denuncia da parte del governatore.

L’autore della frase è un militare con moglie e figli. Zaia aveva chiesto, per evitare di rovinare la sua famiglia, che il no-vax fosse punito semplicemente con l’obbligo di volontariato. Un gesto senza ripercussioni che però limitasse il profilarsi di situazioni del genere e fosse d’esempio per gli altri.

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Ma con enorme stupore i giudici chiamati a perseguire l’autore di questa assurda minaccia hanno deciso di non proseguire nei suoi confronti. Zaia aveva anche querelato il gruppo di persone che era recato davanti alla sua abitazione per mettere su una manifestazione di protesta contro la sua persona, il tutto testimoniato con tanto di filmati pubblicati sui social. Ma i magistrati si sono espressi contrari alla querela del presidente della Regione, adducendo la motivazione che il presidente della Regione Veneto è un personaggio pubblico e, dunque, soggetto alle critiche dei cittadini.

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