Assalto alla Cgil: anche 4 esponenti pugliesi di Forza Nuova tra gli indagati

Nuovi elementi di indagine nella manifestazione No-vax del 9 ottobre, culminata con l’assalto alla sede nazionale del Sindacato

Tra gli indagati per l’assalto alla Cgil avvenuto il 9 ottobre ci sono anche quattro esponenti di Forza Nuova delle sezioni di Brindisi, Bari e Foggia. Uno di loro risultava già “coinvolto attivamente nelle manifestazioni di piazza organizzate, in territorio barese, nei mesi scorsi, contro le politiche nazionali e comunitarie di contrasto alla pandemia Covid da parte di gruppi di protesta apparentemente non politicizzati” come spiegato dagli investigatori.

La Digos locale ha effettuato una perquisizione nelle abitazioni dei dirigenti pugliesi e nella sede foggiana del movimento politico di ispirazione fascista. Qui sono stati trovati e sottoposti a sequestro smartphone e notebook e materiale con simbologia chiaramente riconducibile al fascismo.

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E’ emersa una fitta rete di contatti tra i vertici nazionali del movimento e i destinatari dell’odierna attività di indagine” affermano il procuratore di Bari Roberto Rossi, l’aggiunto coordinatore della Dda Francesco Giannella e il sostituto Ignazio Francesco Abbadessa che indagano sul fatto. L’indagine è stata possibile grazie a un lavoro svolto sul web nel monitoraggio dei profili social dei militanti indagati, tramite cui è stato possibile risalire alla loro partecipazione alla manifestazione.

In particolare due di loro “avevano postato dirette Facebook e immagini che confermavano la loro presenza in punti cardine della manifestazione“. Invece sul terzo indagato era stato pubblicato il comunicato stampa diffuso dal coordinamento nazionale di Forza Nuova, già oggetto di indagine, “con cui si inneggiava esplicitamente a ‘innalzare il livello dello scontro’ e che il ‘popolo non si fermerà‘”.

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Ulteriore attività investigativa “ha poi consentito di collocare a Roma, il giorno della manifestazione in argomento – proseguono gli investigatori – , anche il quarto degli indagati e di comprovare, in conclusione, una fitta rete di contatti tra loro e con i referenti nazionali del movimento“.

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