Delitto Melis, si segue la pista della gelosia: ore contate per il killer

Il killer ha mostrato di essere preciso nell’utilizzo delle armi. La polizia è sulle tracce dell’assassino, si cerca l’ex dell’amica

Massimo Melis-Meteoweek.com

La polizia è molto vicina alla risoluzione del caso di Massimo Melis, 52 anni, ucciso con un colpo solo alla testa lo scorso 31 ottobre. Melis aveva appena accompagnato a casa la sua vecchia amica Patrizia, quando, tornato in via Gottardo a Torino, si era preso una pausa per fumare una sigaretta in auto. E proprio nell’auto lo hanno trovato morto, trafitto da un proiettile che gli ha trapassato orecchio sinistro e tempia destra ed è andato a finire nella portiera della macchina.

Si sospetta che il killer sia un uomo di 62 anni, pregiudicato, ex compagno di Patrizia, la donna contesa. La polizia lo sta cercando per arrestarlo, dopo che l’uomo ha cercato di scappare. Melis era un operatore della Croce Verde di Torino, e gli inquirenti hanno ricostruito i suoi ultimi istanti di vita. Testimoni lo hanno visto mentre accompagnava Patrizia, la donna con cui anni fa era fidanzato a fare la spesa. I due aveva conservato un buon rapporto.

Patrizia ha circa 40 anni e fa la barista in via Gottardo, nel bar del padre. Vive in un palazzo vicino al parco pubblico. «Spesso li vedevamo insieme. Lui era una presenza fissa nel locale. Un uomo bravissimo», hanno raccontato alcuni vicini di casa.

Delitto Torino-Meteoweek.com

Secondo gli investigatori, a uccidere Melis è stato un colpo partito da un revolver calibro 38, probabilmente di provenienza non legale. Dai primi esami è emerso che l’uomo sarebbe morto verso le 23 del 31 ottobre scorso. Se questo dovesse essere confermato, il mistero si infittirebbe, poiché Melis e Patrizia si erano salutati verso le 20, dopo che lui l’aveva accompagnata a casa con la spesa. Poi è tornato nella sua auto dove lo hanno ritrovato morto.

Massimo aveva detto alla madre, con cui viveva, di aver fatto acquisti con Patrizia e di non attenderlo per cena perché probabilmente avrebbe trascorso fuori la serata. La madre si è quindi addormentata e si sarebbe risvegliata il giorno seguente, ma il figlio non c’era. Quindi ha tentato di contattarlo ma inutilmente. Ha quindi chiamati l’amica e lei è andata a cercarlo con la sorella, trovandolo morto nell’auto parcheggiata nello stesso punto in cui era la sera precedente.

Delitto Melis-Meteoweek.com

Lunedì sera, gli inquirenti hanno ascoltato l’amica di Melis in questura per avere indizi utili all’inchiesta e così hanno sentito anche i suoi genitori, proprietari di un bar in quel quartiere, oltre alla madre del 52enne. E proprio lei ha raccontato della gelosia dell’ex e del fatto che fosse violento. L’ipotesi è che Massimo, per tutelare l’amica, abbia deciso di stare di più con lei. E forse, per questa ragione, ha perso la vita.

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Gli inquirenti ritengono che l’uomo, ora ricercato, avrebbe assassinato Melis perché lo temeva, lo riteneva un rivale, e non voleva più vederlo sotto casa con la sua ex. L’ipotesi degli investigatori è dunque quella della pista della gelosia, e ipotizzano che il killer abbia atteso Melis sotto casa della ex per ucciderlo.

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Si tratterebbe di un uomo abile con le armi, a cui è bastato un solo colpo per assassinare il 52enne. Il killer è fuggito subito dopo il delitto non lasciando tracce. Questo sarebbe un ulteriore elemento di colpevolezza, a detta della polizia. I poliziotti sono sulle tracce del presunto killer, esaminando i filmati delle telecamere dell’area e cercando prove del delitto.

 

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