Calenda blocca sui social il “candidato col Rolex” Roman Pastore

Era stato suo candidato a Roma e lo aveva difeso dalle critiche per avere indossato un orologio costoso. Ora lo blocca su Twitter.

Era finito al centro di una polemica per avere posato con indosso un orologio Rolex in bella mostra, ma Calenda lo aveva difeso. Roman Pastore, giovane attivista 21enne, era stato candidato al Consiglio del Municipio III di Roma proprio con Azione, la lista di Carlo Calenda, ma ora l’ex-ministro lo ha bloccato sui social.

Pastore era stato criticato per avere postato una sua foto mentre si mostrava con indosso un costoso orologio, non esattamente un Rolex, ma un Audemars Piguet, un oggetto piuttosto dispendioso. Dal web erano arrivate aspre critiche verso il ragazzo per esibizionismo e “narcisismo politico”, ma era anche stato difeso proprio da Calenda. L’orologio è infatti un ricordo del padre, una eredità ricevuta dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2017. “Io ho difeso Roman a spada tratta, però anche basta con sto’ orrendo pataccone sempre in primo piano. Sei candidato al Municipio. Gambe in spalla e vai a prendere i voti. Evita di far parlare solo di questo. E che palle!! Pedalare” scrisse Calenda il 10 settembre durante la campagna elettorale.

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Questa mattina però Pastore si è trovato bloccato dal capo del suo partito. “Ma come? Mi candido con te, mettendoci la faccia a soli 21 anni. Ricevendo insulti, minacce e cattiveria. Mi chiamano stampa e tv e per evitare strumentalizzazioni mi faccio giustamente da parte. Ora perché esprimo perplessità su certe tue dichiarazioni mi blocchi?” ha scritto Pastore rivolto al leader di Azione postando l’immagine dell’avvenuto blocco social.

Il fatto potrebbe infatti essere dovuto non tanto all’esibizionismo di Pastore che sfoggia l’orologio in ogni occasione, ma alla sua scelta di sostenere il referendum sull’eutanasia legale con tanto di foto postata su Instagram (immancabile l’orologio) e per le critiche rivolte a Calenda di abbassare i toni nei confronti di Italia Viva, di cui è stato anche militante. “Non possiamo permetterci il lusso di dividerci. La prospettiva che abbiamo in vista delle elezioni del 2023 è basata sull’unità delle forze riformiste. Basta attaccare” aveva scritto Roman.

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L’ho difeso molte volte, non l’ho bloccato io Pastore. Il mio team social blocca tutti quelli che insultano, non so come ci è finito lui, non è il problema della mia vita – ha spiegato Calenda – Io Pastore l’ho difeso ma quando fai campagna elettorale non metti un orologio da 40mila euro, è poco elegante. Poi lui ha tutto il diritto di averlo. Ma non mi importa.” ha detto Calenda intervistato su Rai Uno. “Lo sblocco, gli mando dei fiori e un bacio” continua il leader di Azione.

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Non è il primo colpo di testa di queste settimane per Calenda che appare decisamente nervoso. Negli scorsi giorni era stato criticato per avere staccato il cartello che vieta di fumare all’esterno della buvette del Campidoglio ed essersi acceso una sigaretta nella zona proibita. “A Roma ho fatto campagna elettorale per mesi, mi hanno rotto le balle su un candidato di 21 anni con l’orologio. La politica avrà problemi ma il giornalismo ha problemi giganteschi” ha concluso Calenda.

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