Germania, record di casi di Covid: oltre 50.000 in un giorno, è allarme

È allarme in Germania per la diffusione del Covid-19: in sole ventiquattro ore nel Paese si sono registrati oltre 50.000 nuovi casi di contagio ed anche i decessi negli ultimi giorni sono aumentati vertiginosamente. In Baviera si è nuovamente dichiarato lo stato di emergenza e presto le misure di restrizione diventeranno inevitabilmente più severe al fine di arginare la diffusione del virus.

Germania covid
Gli ospedali sono in difficoltà in Germania – meteoweek.com

Il Covid-19 sta nuovamente mettendo in ginocchio la Germania: una nuova ondata del virus si è abbattuta sul Paese, che non sta riuscendo a gestirla nel migliore dei modi. Soltanto nella giornata di ieri si sono registrati oltre 50.000 nuovi casi di positività. Un record dall’inizio della pandemia. Destano preoccupazione anche i numeri relativi ai decessi e ai ricoverati in ospedale, che sono aumentati vertiginosamente nei giorni scorsi. È per questa ragione che il Governo sta correndo ai ripari, inasprendo le misure di restrizione, soprattutto nei confronti di coloro che non sono vaccinati. L’esempio arriva dall’Austria, dove è stato istituito un lockdown esclusivamente per i no vax. È così che anche a Berlino cinema, musei e ristoranti non saranno più accessibili per le persone che hanno deciso di non aderire alla campagna di vaccinazione. Non sarà più sufficiente un tampone negativo per accedere ai servizi. Una misura che la cancelliera Angela Merkel ha definito “inevitabile”.

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Il virologo dell’istituto e ospedale Charité di Berlino, Christian Drosten, ha lanciato l’allarme in merito a ciò che potrebbe accadere nel caso in cui la diffusione del Covid-19 in Germania non venisse arginata al più presto. “È possibile che ci siano altri 100 mila morti. È una situazione di emergenza. Dobbiamo fare subito qualcosa”, ha affermato all’interno di un suo podcast. Il Governo dunque si sta muovendo per prendere le dovute precauzioni. Oltre al lockdown per i non vaccinati, si sta cercando di coprire la popolazione: da un lato somministrando le dosi a coloro che finora hanno rifiutato di aderire alla campagna di vaccinazione, dall’altro somministrando il richiamo alle persone più a rischio la cui immunità è calata. “L’ideale sarebbe avere una popolazione completamente vaccinata con tre dosi. Intanto, però, bisogna agire con misure che speravano di avere finalmente alle spalle. Dobbiamo probabilmente controllare di nuovo l’azione dell’infezione con misure sui contatti: anzi non probabilmente, di sicuro”, ha detto l’esperto.

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