Parte per la Spagna e quando torna si ritrova casa occupata:«Devo pure pagare bollette»

Una donna è partita per un viaggio in Spagna e quando è tornata si è ritrovata l’appartamento occupato. Ecco cosa ha raccontato

Va in Spagna e si ritrova casa occupata-Meteoweek.com

Una donna è partita per un viaggio in Spagna e quando è rientrata si è ritrovata la casa occupata. È quanto accaduto a Luisa Desiderio, 63 anni. Una storia molto simile a quella accaduta all’anziano di Roma, che è uscito per cure mediche e si è ritrovato sbattuto fuori di casa, occupata abusivamente da rom. Luisa è separata, ha due figli, è portatrice di handicap, ed è di Napoli. Come riporta Il Messaggero, Luisa ha raccontato a Il Mattino che «nel settembre del 2019, ero andata in Spagna a trovare mia figlia a Barcellona, prima del covid, quando fui raggiunta da una telefonata che mi raggelò il sangue: un vicino di casa mi avvisò che la mia abitazione era stata occupata. Era l’inizio dell’incubo».

«Mi dissero che non potevo più entrare, mi dissero che c’era un’altra famiglia», prosegue la donna. A nulla è servito appellarsi o denunciare ai carabinieri e alla polizia municipale. Gli occupanti abusivi non sono stati sgomberati, non ci sono stati provvedimenti.

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Luisa non si arrende, e tramite un consigliere comunale, Sergio Colella, contatta un avvocato penalista, Luigi Pezzullo. Il legale presenta una nuova denuncia alla Procura, tuttora in sospeso, sperando in un provvedimento di sequestro della casa abusivamente occupata e poi in una misura di sgombero, come accade quando si accerta un reato del genere. Ma non è tutto, perché oltre alla beffa di non ritrovare la sua casa libera, alla donna è giunta persino la bolletta dell’energia elettrica pari a 576 euro, perché chiaramente la bolletta era ancora intestata a lei.

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E ancora, si è vista anche addebitare una richiesta dell’Inps in cui si chiedeva di versare contributi lavorativi domestici calcolati in base a dati che avrebbe dato per una persona, che ovviamente non conosce e che non ha mai avuto come dipendente. La donna precisa:«Usavano i miei dati nonché le mie utenze e forniture, nonostante avessi denunciato di essere stata allontanata dalla mia abitazione». Ma c’è anche un’altra ipotesi di reato denunciata in Procura ossia quella del furto di identità o sostituzione di persona. La donna è stata costretta ad andare ospite da alcuni parenti, e ora dovrebbe versare contributi per aver avuto in casa una domestica che non conosce, per un fatto mai occorso. Tutto questo in una casa in cui ha vissuto per 26 anni e che si è ritrovata occupata.

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