Save the Children: “Quasi 2 mln vivono in aree inquinate in Italia”

“Il Futuro è già qui “, è il titolo della XII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio. Si tratta del 21,3 % del totale secondo l’organizzazione che si è occupata della diffusione.

Uno dei dati elaborati da Save the Children nella XII edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio, il cui tutolo è ‘Il futuro è già qui’, e che è stato diffuso a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, evidenzia che “I ragazzi ormai non abitano più le città ma i loro ‘contenitori’, come la casa, la scuola, i luoghi dello sport e quelli della famiglia. Hanno scarsa mobilità, hanno perso la dimensione urbana e vivono in una sorta di bolla di sicurezza che non li porta lontano da casa, con il rischio, per molti, di vivere segregati in periferie prive di opportunità. In Italia, sono quasi 2 milioni i minori (il 21,3% del totale) che vivono in aree inquinate e dove, nel 2020, circolavano oltre 4 autovetture per ogni minore residente”.

L’organizzazione evidenzia che nell’anno 2020 all’anagrafe sono stati iscritti 404.104 nuovi nati e che 1.437.259 vetture sono state immatricolate, 3,5 per ogni nuovo nato. Fondamentale per la mobilità degli adolescenti, che è in media di 76 mezzi ogni 100mila abitanti, è un dato relativo alla motorizzazione privata, che va messo a confronto con quello relativo alla disponibilità di autobus per il trasporto pubblico locale. Gli autobus a basse emissioni e quindi di nuova generazione sono ancora troppo pochi.

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Poco più di uno su 4 (25,9%), con la percentuale che scende a meno di uno su 5 al Sud e nelle isole (18,6%), questi i dati che riguardano la fascia di età tra i 6 e i 17 anni che usa i mezzi di trasporto pubblici e che testimonia quanto siano ancora pochissimi i bambini e i ragazzi che li utilizzano.

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