Covid, l’immunologo Clerici: “Viaggi solo per chi è già vaccinato”

Parla il direttore della Fondazione Don Gnocchi: “Bene le regole sui trasporti, ma il Green Pass dovrebbe essere solo per i vaccinati”

Fa discutere la nuova ordinanza sui trasporti del ministero della Sanità, ma per alcuni esperti sono regole che servono a migliorare il controllo e limitare la diffusione del virus. Le nuove regole “mi trovano d’accordo, anche se da un punto di vista pratico mi sembrano molto difficili da mettere in atto” afferma Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi. “Credo, però, che manchi un tassello: io restringerei il Green pass esclusivamente ai vaccinati, perché i tamponi non bastano.

Tu puoi fare il tampone alle 8 ed essere negativo, ma poi alle 8.05 incontri una persona con Covid e ti infetti – continua l’immunologo -. Poi non fai più il tampone per altri 2 giorni e contagi gli altri. Non ha molto senso. Il Green pass dovrebbe essere limitato solo ai vaccinati. E se il non vaccinato vuole viaggiare, si vaccina. E’ il piano B: restringere le possibilità dei non vaccinati di fare cose e far sì che le persone capiscano che devono vaccinarsi per tornare alla loro vita. Il piano A era l’obbligo vaccinale ma è difficilmente realizzabile“.

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Se il Green pass funzionasse così e se si riuscisse a controllarlo a tutti prima di salire sul treno, sarebbe difficile trovarsi a bordo con un caso di Covid. Ma se abbiamo il Green pass basato anche sul tampone, questo può essere fallace. Ma quello che prevede la nuova ordinanza da un punto di vista teorico mi sembra una buona idea, e appoggio la cosa” continua Clerici. La stressa anche su bus e metro? Sì,servirebbero sì i controlli ma sarebbero complicatissimi da realizzare“.

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Una soluzione sarebbe installare macchinette che controllino il Green Pass ai varchi dei mezzi pubblici. Un’idea che “poteva essere un aiuto, ma anche questa opzione la vedo complicata: bisognerebbe comprare le macchinette, installarle a ogni fermata. Mi sembra ci sia un problema di ordine pratico. Cruciale per i mezzi pubblici è che le persone indossino la mascherina. Quella chirurgica va bene. Certo, se si verificano casi di persone che non la indossano e nessuno le fa scendere, diventa un problema” conclude Clerici.

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