Al Bambin Gesù 10-15 bimbi ricoverati ogni giorno per Covid. Palù:«Vacciniamoli, ormai è malattia pediatrica»

Secondo Alberto Villani, responsabile della Pediatria generale, al Bambin Gesù sono ricoverati in media «10-15 bambini al giorno»

Covid-Meteoweek.com

Secondo Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale al Bambin Gesù di Roma, «abbiamo una media di 10-15 bambini ricoverati al giorno». Lo ha detto durante la trasmissione Agorà su Rai 3.«In questo momento nessun bambino è ricoverato in terapia intensiva per Covid o per complicanze», spiega il medico, che ha affermato che il vaccino è «una grande opportunità».

«Il vaccino è sicuro ed efficace e viene già somministrato in altri Paesi, come Israele. In età pediatrica ci sono dei casi con sintomi legati all’apparato respiratorio, all’apparato cardiologico a quello gastrointestinale, talvolta anche dell’apparato neurologico, ma la forma più grave è la Mis-c ovvero la sindrome infiammatorio multiorgano che in genere insorge a 6-8 settimane dall’infezione che spesso è silente. Una patologia molto grave e diversi finiscono in terapia intensiva», ha continuato Villani.

Giorgio Palù (Aifa)-Meteoweek.com

In un colloquio col Corriere della Sera, il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, ha detto che «il Cdc americano, la massima autorità per il controllo delle malattie infettive, ha già raccomandato l’uso di questo vaccino, prodotto da Pfizer. Gli studi presentati dall’azienda per avere l’autorizzazione al commercio, arrivata in Usa il 29 ottobre scorso, hanno coinvolto 2.40o bambini. L’efficacia si è rivelata del 90,7% nel prevenire la malattia sintomatica, non si sono visti effetti avversi di rilievo».

Eppure, alcuni adolescenti e ragazzo di vent’anni hanno manifestato qualche problema. A tal proposito, Palù spiega che i «problemi di miocardite, l’infiammazione al cuore che si è manifestata in ragazzi più grandi, in questa fascia d’età sono stati rarissimi e mai seri. Mentre invece è maggiore il rischio di prendere il Covid e sviluppare una sindrome infiammatoria, la Mis-C, che è grave e colpisce molti organi».

Sulla questione del vaccinare i bambini, Palù afferma di non avere dubbi, poiché a sua detta, «i benefici sono diretti e indiretti. Nel 2020, sempre secondo il CDC, il 3% dei piccoli hanno avuto l’infezione, oggi siamo al 25% perché circola la variante Delta, molto più contagiosa. Su migliaia di ricoveri pediatrici in ospedale, un terzo hanno riguardato bimbi sani che in parte hanno avuto bisogno di cure in terapia intensiva».

Eppure i genitori sono spaventati, non li rassicurano neppure le percentuali, ma Palù ribatte:«Allora lo affermo esplicitamente. Il Covid è diventata una malattia pediatrica, tra le prime cause di morte a questa età. Mentre nessuna giovane vita è stata interrotta a causa del vaccino anti Covid». Secondo il presidente dell’Aifa, «il vantaggio indiretto è sanitario e sociale. La circolazione del virus si riduce e i bambini non perdono la libertà. Abbiamo visto quali sono su di loro le conseguenze psicologiche nel restare chiusi a casa. Meno giochi, meno scuola, meno sport. Ecco, i genitori dovrebbero comprendere questo aspetto. Accettare la vaccinazione dei figli significa assicurargli benessere in senso generale, non costringerli a cambiare vita».

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Sul tema variante Delta Plus, Palù chiosa:«Non c’è ragione di allarmare. La sottovariante Delta Plus, identificata per la prima volta in Gran Bretagna nel 6% dei genomi sequenziati, è caratterizzata da due nuove mutazioni. Per fortuna non sembra possedere caratteristiche biologiche diverse dal ceppo capostipite Delta che è nettamente prevalente. La sotto variante viene tenuta sotto controllo dai vaccini. Ripeto, non allarmiamoci senza motivi validi», ha concluso.

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