Michele Merlo, la famiglia chiede giustizia per quella mail inviata rimasta senza risposta

Il ragazzo aveva inviato una mail al medico di famiglia in merito a un livido che gli era comparso sulla coscia. La sua segnalazione però è rimasta inascoltata e il motivo non può che lasciare sgomenti. 

Meteoweek – Twitter

Era preoccupato per un ematoma molto grande che gli era apparso sulla coscia sinistra, e aveva chiesto al suo medico di fiducia delucidazioni in proposito inoltrandogli un’email. Una risposta è arrivata, ma non era quella che poteva aiutare Michele Merlo, l’ex cantante di amici morto in seguito a una leucemia fulminante. Una replica il ragazzo l’aveva ricevuta, in cui veniva invitato a non utilizzare quell’indirizzo di corrispondenza elettronica per questa tipologia di segnalazioni. Il testo è stato pubblicato in questi giorni dal Resto del Carlino: “Buongiorno, l’utilizzo della mail è unicamente per la richiesta di terapia cronica. Per qualsiasi altro motivo, chiamare la segreteria. Inoltre, chiediamo di non inviare foto”

Merlo ha chiesto aiuto, ma la replica lo informava che non poteva inviare segnalazioni e foto per mail

Insomma, la sua richiesta di aiuto non è stata presa in considerazione per seguire pedissequamente una prassi burocratico, nonostante dalle foto che aveva inviato era visibile un livido importante, forse sottovalutato, o nemmeno visionato, al momento della replica. E a distanza di pochi giorni dall’invio di quella mail, il ragazzo si è ammalato finendo dentro il vortice di una terribile malattia che lo ha ucciso in pochissimo tempo. Merlo aveva infatti contratto una leucemia fulminante ed è poco dopo morto all’ospedale Maggiore di Bologna. Se in un primo momento si era pensato a una qualche mancanza che potevano avere avuto i medici che gli hanno prestato i primi aiuti al pronto soccorso, ormai è invece chiaro che questi hanno fatto tutto il possibile. 

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La famiglia però non si arrende e chiede giustizia adesso per quella mail inviata a cui è seguita una replica burocratica che ai loro occhi è inaccettabile. Il dubbio infatti è che rispondendo a quella segnalazione inoltrata in modo pronto e attento, l’esito della sua vita sarebbe potuto essere diverso.

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