Carabiniere tenta di impedire una rapina e viene accoltellato: è grave

Sono gravi le condizioni del carabiniere ferito nel tentativo di sventare una rapina in farmacia a Torino. Il brigadiere, in servizio presso la compagnia Oltre Dora, è stato colpito da due coltellate al torace, una delle quali avrebbe interessato un polmone, e da un altro fendente a una gamba.

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Il brigadiere è ricoverato presso l’ospedale San Giovanni Bosco, dove è giunto il comandante provinciale, generale Claudio Lunardo, è intubato. Ancora da chiarire quanto accaduto. Di certo c’è soltanto che era in farmacia per acquistare dei medicinali, libero dal servizio, e si è trovato di fronte due rapinatori travisati, che sono fuggiti dopo l’aggressione.

Lo Russo ‘fatto gravissimo’

“È un fatto gravissimo. Chiederò al comandante provinciale dell’Arma aggiornamenti sulla salute dell’eroico carabiniere, intervenuto con grande spirito di servizio anche se non operativo. Un grande ringraziamento all’Arma dei Carabinieri è mi auguro che il brigadiere possa rimettersi presto”. Il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, interviene così sul fermento di un militare fuori servizio durante una rapina in una farmacia di corso Vercelli. “Esprimo la piena solidarietà all’Arma dei Carabinieri e la mia profonda vicinanza al brigadiere ferito”, aggiunge il primo cittadino.

Mosap: non abbiamo mezzi e norme idonee

“L’augurio è che il collega possa farcela e a lui va il nostro primo pensiero. Ma non possiamo non sottolineare per l’ennesima volta, che non disponiamo di mezzi e norme idonei a fronteggiare i delinquenti. Se usiamo l’arma in dotazione ci indagano, urlando all’abuso. Se non la usiamo, finiamo morti ammazzati. Adesso basta, la misura è colma”. Commenta così Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), quanto avvenuto a Torino, dove un carabiniere libero dal servizio, impegnato a sventare una rapina in farmacia è stato accoltellato gravemente. Il militare è stato intubato e si trova ricoverato in ospedale in codice rosso. “Il collega che in quel momento era in farmacia come cliente – spiega Conetà – è riuscito a disarmare uno dei ladri armato di pistola, poi rivelatasi una scacciacani. In quel momento però il complice ha estratto un coltello sfiorando diversi fendenti. Poteva accadere, come già successo, anche con colleghi in servizio. Per questo ribadiamo la necessità di essere dotati di taser quanto prima e di ricevere protocolli operativi idonei che ci permettano di fronteggiare al meglio queste situazioni senza dover scegliere tra la barella e il banco degli imputati”

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