Contrabbandieri di sigarette, 6 arestati percepivano reddito di cittadinazna

Nel corso di un’operazione delle forze dell’ordine 6 dei 13 contrabbandieri di sigarette dalla Tunisia arrestati percepivano il reddito di cittadinanza.

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Durante l’operazione le forze dell’ordine hanno sequestrato ventitré tonnellate di sigarette illegali per un guadagno illecito di 3.5 milioni di euro. Il danno economico per Europa ed Italia sarebbe stato, invece, di circa 6 milioni di euro. Gli arrestati erano contrabbandieri di sigarette dalla Tunisia alla Sicilia ma, allo stesso tempo, percepivano il reddito di cittadinanza. 6 dei tredici fermati dalla Guardia di finanza sembrano infatti ricevere direttamente o attraverso i propri familiari il succitato sussidio. Ovviamente, in seguito a tale scoperta, il reddito di cittadinanza verrà prontamente sospeso.

La Guardia di finanza ha sequestrato 23 tonnellate di sigarette, in seguito all’ordine della Procura europea di dare esecuzione ai provvedimenti di fermo. Le 13 persone soggette al provvedimento erano indagate per aver organizzato un network criminale internazionale in funzione tra Tunisia e Sicilia finalizzato al contrabbando. La polizia economico finanziaria di Palermo ha condotto le indagini con intercettazioni, pedinamenti e videoriprese. Questo insieme di strumenti ha permesso di fermare le due distinte organizzazioni che cooperavano per il contrabbando di sigarette.

Una delle due organizzazioni aveva basi operative a Trapani e in Tunisia e era adibita al rifornimento delle sigarette e all’organizzazione delle spedizioni dall’Africa all’Italia. L’altra organizzazione presente a Palermo si occupava della distribuzione delle sigarette di contrabbando acquistate nel capoluogo siciliano.

Tutti i sequestri nei confronti dei contrabbandieri di sigarette

Le sigarette giungevano in Italia per poi essere conservate in depositi nella zona di Mazara del Vallo. In questi posti, i membri dell’organizzazione di Palermo venivano ad acquisire le sigarette di contrabbando.

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Durante i 2 anni di indagini, il Gico ha arrestato trentasei contrabbandieri e sequestrato ventitré tonnellate di sigarette e 170.000 euro in contanti. Queste sigarette (di solito di marca Pine, Royal, Time o Oris) non possono essere vendute legalmente in Italia perché non rispettano i parametri europei. Oltre alle sigarette il Gico ha anche sequestrato 10 navi (tra motoscafi e pescherecci) dal valore complessivo di quasi mezzo milione di euro.

 

 

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