Peng Shuai, diario segreto della tennista: “Ho ceduto al sesso con il vice premier”

Peng Shuai e il diario proibito della tennista sparita dalle scene: «Ero nel panico, ho ceduto al sesso con il vice premier».

Il mese scorso, la celebre tennista Peng Shuai ha rivelato sui social di aver subito un’aggressione sessuale da parte di un alto funzionario del governo. Subito dopo, è scomparsa dalla scena pubblica. Il suo post è stato subito rimosso, ma non prima che diversi followers ne avessero già catturato la schermata.

Peng Shuai, il diario segreto della tennista: il racconto della sua relazione con il vice premier

«Non è facile parlarne, ma voglio che venga fuori. Fino a che punto mi sento ipocrita. Confesso di non essere una brava ragazza, anzi, sono una cattiva, una pessima ragazza. Circa tre anni fa tu, vice premier Zhang Gaoli, sei andato in pensione e hai chiesto al dottor Liu, del Tianjin Tennis Centre, di contattarmi per fissare una partita di tennis con me, al Kangming Hotel di Pechino. Dopo aver giocato a tennis la mattina, tu e tua moglie Kang Jie mi avete condotto a casa vostra. Poi tu mi hai portato in una stanza e, proprio come a Tianjin più di dieci anni fa, mi hai detto che volevi fare sesso con me», così scrive Peng Shuai nel suo diario.

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«Ero molto spaventata quel pomeriggio, non mi aspettavo che la cosa potesse accadere così, con una guardia fuori della porta, perché era impossibile far credere che tua moglie avrebbe acconsentito a una cosa del genere. Avevamo fatto sesso una volta, sette anni prima, e poi tu eri andato a Pechino per partecipare alla commissione permanente del partito comunista. Da molto tempo avevo sepolto la nostra storia, visto che non avevi intenzione di accollarti nessuna responsabilità. Ma allora, perché sei venuto a cercarmi nuovamente, per portarmi a casa tua e costringermi a fare sesso con te? Non ho nessuna prova ed è stato impossibile conservare qualunque traccia dell’accaduto».

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«Quel pomeriggio, sulle prime ti ho detto di no e sono scoppiata a piangere. Ho cenato con te e tua moglie, Kang Jie. Dopo cena, hai detto che non mi avevi mai dimenticata in quei sette anni e che avrei dovuto essere carina con te, e via dicendo… Mi sentivo invadere dal panico, ma ho ceduto. Sì, abbiamo fatto sesso. Da quel giorno, ho sentito di nuovo sbocciare l’amore per te», continua il racconto nel diario.

«Voglio dire la verità su di te. La sera del 30 ottobre 2021 abbiamo litigato. Tu hai detto che saremmo andati a casa tua il 2 novembre per chiarire ogni cosa. Oggi mi hai chiamato per dirmi che sei molto occupato e che ci sentiremo più avanti. E sei «sparito» nuovamente, come avevi fatto sette anni fa. Hai detto che non c’era nessun impegno tra di noi. Avevi sempre paura che avrei portato con me un registratore, per raccogliere prove. Non ho nulla per provare quanto è accaduto, né audio, né video, solo l’esperienza reale della mia vita stravolta. Ma anche se rischio di disintegrarmi, sono pronta a dire la verità sul tuo conto. Negherai o passerai al contrattacco. Io sono una cattiva ragazza che non merita di diventare madre. Tu sei padre di un figlio e di una figlia. Dopo tutto quello che hai fatto in questa vita, saprai guardarli in faccia con la coscienza tranquilla?»

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