Il 23 dicembre altra stretta. In arrivo dopo Natale nuovi obblighi vaccinali

Giovedì 23 dicembre a Palazzo Chigi si terrà la riunione della Cabina di regia sul Covid-19 presieduta dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi

Sul tavolo della cabina ci saranno tutti i dati più aggiornati sulla situazione pandemica nel nostro Paese, il tutto a poche ore dalla vigilia di Natale. In particolare saranno passati al vaglio quelli riferiti alla variante Omicron, oltre al quadro dell’emergenza negli altri Paesi europei, Gran Bretagna in primis. Numeri e indicazioni che verranno valutati per eventuali nuove misure che comunque non dovrebbero riguardare il week end di Natale.  Il Governo lavora alla riduzione dei tempi di durata del Green pass a cinque mesi, l’obbligo delle mascherine all’aperto anche in zona bianca e tamponi nei luoghi affollati, come le discoteche. Sul tavolo però, ci sono anche le ipotesi sull’estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie lavorative come quelle a contatto con il pubblico ( in particolare si sta pensando alla pubblica amministrazione), oppure l’estensione del certificato verde in versione rafforzata negli stessi ambiti. Stessa soluzione potrebbe essere adottata per teatri e cinema come suggerito nei giorni scorsi dal coordinatore del Cts, Franco Locatelli, anche se su questa misura lo scetticismo non manca tra le fila governo per i costi che graverebbero sui gestori delle attività. Molto dipenderà dai risultati della nuova indagine rapida per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata oggi,  lunedì 20 dicembre.

Leggi anche: Palù (Cts): “Omicron? Mancano i dati, ma dobbiamo stare in guardia”

Con la crescita della variante Omicron l’Europa si sta blindando, i Comuni in trepidazione fanno appelli al governo su ulteriori misure in previsione delle festività natalizie e specialmente per i bambini fra i quali i casi continuano ad aumentare. La possibile stretta sulle misure, risponderebbe proprio all’obiettivo di evitare chiusure drastiche, come ha detto il premier durante le ultime comunicazioni in Parlamento alla vigilia del Consiglio europeo.  “Gli italiani facciano la terza dose il prima possibile”, è stato l’appello lanciato da Draghi. Intanto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha presieduto oggi  il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato il sottosegretario di Stato Molteni, i vertici delle forze di polizia, il capo di stato maggiore della difesa, il comandante del covi e i vertici degli organismi di informazione e sicurezza. “È stata svolta un’analisi dello stato dell’ordine e della sicurezza pubblica nel paese – si legge in una nota – anche in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Sono stati, tra l’altro, esaminati i dati sui controlli effettuati a seguito dell’entrata in vigore delle nuove misure di contenimento del virus. Per quanto attiene ai dati annuali, è emerso che dal 1° gennaio al 6 dicembre 2021 si sono svolte 15.827 Manifestazioni di rilievo, di cui 4.674 hanno riguardato le politiche governative di contenimento della pandemia e la certificazione verde”.

La corsa contro il tempo per arginare il diffondersi delle mutazioni passa anche per un potenziamento del tracciamento, che in Italia sarebbe al di sotto dei minimi fissati in Europa. Per questo il ministero potrebbe chiedere un potenziamento del lavoro degli oltre 70 appositi laboratori nelle varie Regioni, che riversano i dati nella piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti presenti nel Paese. La Regione Emilia-Romagna ha chiesto al Commissario per l’emergenza la disponibilità di 120 militari per il tracciamento. “E’ fondamentale capire quanto sta crescendo la Omicron e con che ritmo rispetto all’andamento epidemiologico”, spiega il ministro Roberto Speranza. Al momento sono salite a 84 le sequenze di Omicron analizzate. Gli esperti sono ormai convinti del fatto che l’incidenza dei casi legati ad Omicron crescerà anche in Italia. «Ci aspettiamo un aumento, ce lo dice il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) e ce lo dicono le esperienze che arrivano da altri paesi – sottolinea il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro – Siamo ancora nella battaglia e anche se abbiamo una condizione di crescita più controllata è pur sempre una crescita». Anche ieri il numero dei contagi è stato alto, con 28.064 nuovi positivi mentre sono state 123 le vittime in 24 ore. Il tasso di positività è al 4% e sono 953 i pazienti in terapia intensiva, 30 in più rispetto al giorno precedente, nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 95. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 7.576, ovvero 56 in più. Altre Regioni come la Lombardia, oltre alle sette (province autonome comprese) già in zona gialla, hanno i numeri in netta crescita e si avviano a lasciare la zona bianca nelle prossime settimane.

Leggi anche: Covid, Toti: “Regioni sotto di 2 mld, il governo deve aumentare i fondi”

Numeri che fanno presagire la necessità di nuovi provvedimenti entro la fine dell’anno. In attesa del prossimo decreto è stato intanto pubblicato in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità per la revoca del Green pass qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento o in caso di pass falsi. A generare la revoca automatica in caso di positività è la ‘Piattaforma nazionale-Dgc’. La stessa revoca sarà comunicata anche al Gateway europeo. Sarà poi annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde di guarigione. E alcune città hanno già messo in campo le misure contro gli affollamenti dovuti in particolare allo shopping natalizio.

 

 

 

 

Impostazioni privacy