Pedopornografia online, nel 2021 un aumento dei casi del 70%

Il 2021 ha visto un grande aumento della pedopornografia online, commessi più reati di sfruttamento sessuale di minori e di adescamento sul web.

Peopornografia online, nel 2021 un aumento dei casi del 70% 04.12.22 1280p - meteoweek.com

Secondo un recente report le forze dell’ordine hanno effettuato 137 arresti nel 2021, quasi il doppio dei 69 dell’anno precedente (più del doppio del 2019). Lo scorso anno si sono sviluppate indagini su quasi 1400 persone (contro le quasi 1200 dell’anno precedente). Questi sono i principali dati che emergono dal consuntivo annuale della Polizia postale.

Negli scorsi 12 mesi, i casi del Cncpo (centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online) sono arrivati a oltre 5500. Si tratta di quasi il 70% in più rispetto al 2020 e addirittura 3 volte i casi del 2019. Nel contrastare tali crimini la polizia ha eseguito oltre millequattrocento perquisizioni, sequestrando 280.106 Gb di materiale. Nell’ambito delle attività di prevenzione la polizia postale ha monitorato 29.000 website, 2539 dei quali con contenuti o caratteri di tipo pedopornografico. La polizia postale ha oscurato questi ultimi inserendoli nella black list prevista dalla legge 38/2006. In aumento anche i casi di sextortion e di revenge porn (più di 500 casi e quasi 200 autori denunciati). Aumentano anche i casi del reato di stalking.

Il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche ha, invece, operato contro quasi 5.500 attacchi informatici, quasi 15 al giorno. Gli attacchi erano indirizzati a sistemi istituzionali, infrastrutture rilevanti di interesse nazionale o regionale e grandi imprese. Il recente report ha poi indicato che 187 persone risultano denunciate nel 2021 per accesso abusivo e danneggiamento di sistemi informatici critici o essenziali. Tra quesiti anche persone accusate di diffusione di malware e trattamento illecito di dati. La polizia postale, inoltre, ha posto particolare attenzione alla lotta alla diffusione di green pass falsi sul web.

Pedopornografia online, cyberterrorismo e frodi informatiche

Pedopornografia online, cyberterrorismo e frodi informatiche 04.01.22 740p - meteoweek.com

Per contrastare il cyberterrorismo la polizia ha monitorato oltre 117.000 spazi web. Di questi in quasi 1100 siti si sono trovati contenuti illeciti che hanno portato in 471 casi all’oscuramento.

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Le autorità hanno trovato 3 persone responsabili di propaganda jihadista, 29 di estrema destra e 7 anarchici. Le restanti persone sono da ricondurre a movimenti no vax o contrari al green pass, portando il totale delle persone denunciate a 101. Bisogna, infatti, ricordare che alle restrizioni dovute alla pandemia si sono accompagnate attività di monitoraggio sulle piattaforme social. Questa attività trovava la sua ragione nella individuazione/prevenzione di manifestazioni non autorizzate.

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Le autorità hanno, quindi, monitorato oltre 300 canali d comunicazione su varie piattaforme. Diverse indagini hanno, invece, condotto ad arresti (86) per falso e frode informatica. In un caso più grave vi era un’organizzazione per produrre certificazioni false tramite sistemi informatici sanitari.

 

 

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