Il virologo Pregliasco a Meteoweek: “Obbligo vaccini divisivo, ma servirà alla copertura” [VIDEO]

In un’Italia stretta dalla morsa di Omicron, il Governo ha ritenuto necessario introdurre l’obbligo vaccinale per gli over 50. Abbiamo chiesto un commento sul provvedimento, e sulla situazione in generale, al virologo Fabrizio Pregliasco.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Obbligo vaccinale agli over 50, al fine di invogliare/costringere  chi non l’ha ancora fatto a vaccinarsi. Una multa per i trasgressori di 100 €, considerato però che per i lavoratori è già di fatto impossibile recarsi nel posto di lavoro senza Super Green Pass. L’incubo della riapertura delle scuole. Questi i temi all’ordine del giorno rispetto la pandemia di Covid che sembra non dover finire mai. Ne abbiamo parlato con il professor Fabrizio Pregliasco, a cui abbiamo chiesto un commento.

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 “La vaccinazione rimane fondamentale, anche se certamente non è l’unica arma contro la pandemia”, spiega Pregliasco. “Anche nel tempo è confermata l’efficacia di evitare i casi gravi ed ha un profilo di sicurezza elevato. L’obbligatorietà è divisiva” aggiunge,  “ma in Italia dagli anni ’30 del secolo scorso ci sono 10 vaccinazioni obbligatorie proprio nell’ottica di una presa d’atto che la vaccinazione è utile per se stessi e la comunità. E’ un aspetto un pò forzoso, creerà aspetti divisivi, ma dal punto di vista tecnico solo la vaccinazione garantisce la massima copertura”.

Diversi commentatori sottolineano però come l’introduzione dell’obbligo vaccinale debba far cambiare il consenso informato che il paziente firma prima dell’inoculazione, con una presa in carico sulle responsabilità ed eventuali reazioni avverse da parte dello Stato: “Il consenso” risponde il virologo “è fondamentale in ogni atto medico. Nei fatti, era già acclarato dalla Corte Costituzionale che tutte le vaccinazionio, obbligatorie e raccomandate, avevano un’assunzione di responsabilità rispetto ai danni da parte dello Stato. L’obbligatorietà non farà altro che rendere più lineare questo aspetto”.

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Ultima questione su cui il Prof. Pregliasco esprime il suo parere è il ritorno in classe e le diverse perplessità che ne seguono: “E’ una sfida” – dichiara il virologo- “ma si è voluto mantenere la scuola in presenza. E’ chiaro che non sarà facile, ci sono Presidi, insegnanti, presidenti di Regione che sono spaventati sulle conseguenze. In epoca pre Covid un bimbo influenzato lo si imbottiva di paracetamolo e lo si mandava in classe, diventando così un diffusore dell’influenza. Adesso però il problema è la quota di casi asintomatici Covid che diventano elementi inconsapevoli di diffusione della malattia”

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