Covid, allarme tra le donne incinte: il 60% non ha fatto il vaccino

Troppe donne in gravidanza decidono di non vaccinarsi, ma è un errore: il vaccino protegge sia la madre che il nascituro

Dati preoccupanti sul fronte vaccinazioni e nascite. Secondo la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) una donna su sei tra coloro che partoriscono non sono vaccinate mentre una su due tra quelle incinta non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. L’analisi è stata condotta su 12 ospedali e su un totale di 404 parti avvenuti tra il 18 e il 25 gennaio 2022.

Ben 65 dei parti analizzati sono dunque avvenuti nei reparti di area Covid, mentre il 16% delle donne in stato interessante ha contratto il virus e ha partorito con il virus. Tra le donne risultate positive al momento del parto, il 60% non era vaccinato e il 5% aveva sviluppato sintomi respiratori e polmonari tipici della malattia.

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Secondo Giovanni Migliore, presidente di Fiaso, “la presenza di pazienti gravide positive pone un problema dal punto di vista gestionale: a differenza di tante altre condizioni di positività che possono essere gestite in reparti multidiscliplinari, una partoriente positiva al Covid va ricoverata nei reparti di Ostetricia e questo impone la duplicazione dei percorsi per l’assistenza di pazienti negative e positive, che devono essere separate, con il conseguente raddoppio delle risorse necessario. È un impegno importante e ulteriore per le aziende sanitarie e ospedaliere che da due anni sono in prima linea nell’emergenza. Occorre rivolgere ancora una volta un appello alla vaccinazione a tutte le donne incinte che ancora non hanno aderito alla campagna“.

APPELLO ALLE MAMME

Il rischio, con l’ampia circolazione di Omicron, di avere l’infezione da SarsCov2 durante i 9 mesi, nei quali la donna è più suscettibile, è altissimo e può generare complicanze nella gravidanza, per la salute della donna e del bambino. È necessario insistere – continua Migliore – sulla necessità di vaccinarsi in gravidanza per prevenire l’infezione e minimizzare rischi di complicanze“.

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Il ruolo dei ginecologi è fondamentale per fugare le paure di una donna in attesa. Ci preoccupa il dato delle donne in attesa che hanno deciso di non vaccinarsi: la profilassi vaccinale è sicura per la madre e per il bambino, protegge entrambi durante la gravidanza e difende il bambino dal virus anche dopo la nascita. Vaccinarsi è il primo regalo che una madre può fare a suo figlio” conclude il presidente di Fiaso.

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