Fa strage di colleghi e scappa, arrestato il soldato 21enne: 5 i morti, altri 5 i feriti

Fa strage di colleghi e scappa, arrestato il soldato 21enne: 5 i morti, altri 5 i feriti. Tra le vittime anche una civile. Il massacro è avvenuto in una fabbrica di scocche di missili a testata nucleare.

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Ucraina, soldato spara ai colleghi e scappa: 5 morti e 5 feriti – meteoweek.com

Un soldato ucraino, coscritto della Guardia Nazionale, ha ucciso cinque persone e ne ha ferite altre cinque nella città orientale di Dnipro, nell’Est del Paese. Lo ha reso noto attraverso una nota il ministero dell’Interno. Secondo quanto si apprende, l’uomo ha aperto il fuoco mentre le guardie stavano ricevendo armi nei pressi dell’impianto aerospaziale di Pivdenmash, nella giornata di giovedì 27 gennaio. Dopo aver commesso la strage, uccidendo i suoi colleghi, sarebbe poi fuggito con le armi in mano. A rintracciarlo e ad arrestarlo le forze dell’ordine qualche ora più tardi, dopo una caccia all’uomo avviata in tutta la regione.

Spara ai colleghi, poi scappa: arrestato soldato 21enne

La strage si è consumata nella fabbrica di massima sicurezza che costruisce le scocche dei missili a testata nucleare. Ad essere uccisi quattro commilitoni e una civile (che lavora per una società di sicurezza), mentre altre cinque persone sono rimaste ferite. Come riportato dai media locali, l’aggressione è avvenuta verso le ore 3:50 del mattino. Protagonista e fautore della violenza un soldato di 21 anni, Artemi Riabtchouk, originario della regione costiera di Odessa. Avrebbe aperto il fuoco al momento di sostituire i colleghi al turno di guardia: imbracciato il proprio kalashnikov, i presenti sono stati travolti dalla furia dei suoi colpi. Poi, si è dato alla fuga, facendo temporaneamente perdere le sue tracce. Ritrovato qualche ora dopo, è stato arrestato dalle forze dell’ordine locali. Alcuni rapporti affermano che si è arreso volontariamente, consegnandosi alla polizia. Sul posto è arrivato anche il comandante della Guardia nazionale ucraina, Nikolai Balan.

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Ancora da capire quale sia il movente dietro un simile gesto. Riabtchouk, membro della Guardia nazionale ucraina, era entrato nella fabbrica del gruppo Yuzhmash, specializzata in armamenti militari oltre che in attrezzature e veicoli agricoli e industriali, per iniziare il suo turno di guardia. Forse lo stress, forse la pressione che si respira a causa della situazione che lega il Paese alla Russia. Eppure, spiegano i media, pare che abbia raccontato con estrema calma e tranquillità il momento in cui ha aperto il fuoco e ha sparato ai suoi colleghi. Un parlamentare ucraino, ad ogni modo, ha affermato che il soldato sarebbe stato vittima di nonnismo.

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Il capo della Guardia Nazionale, Mykola Balan, ha presentato la sua richiesta di dimissioni poco dopo, affermando che un comandante è sempre il responsabile “di tutti gli eventuali incidenti”. In una dichiarazione, il presidente Volodymyr Zelenskiy ha ordinato un’indagine sulla “terribile” sparatoria. “Mi aspetto che le forze dell’ordine tengano il pubblico pienamente informato su tutte le circostanze di questo crimine”, ha affermato, comprese le motivazioni che hanno spinto il soldato alla strage, e “la causa che ha permesso che l’incidente accadesse”. Il ministro dell’Interno Denys Monastyrsky ha già istituito una speciale commissione investigativa.

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