Gigi Bici, altro sopralluogo nell’abitazione di Pasetti: il mistero sul ruolo dell’amico

Gli inquirenti stanno ancora cercando il telefono di Gigi Bici e l’arma con cui lo hanno ucciso

Gigi Bici-meteoweek.com

La polizia scientifica è tornata a casa di Barbara Pasetti per un nuovo sopralluogo. Pasetti è attualmente in carcere a Vigevano con l’accusa di tentata estorsione e indagata per il delitto e l’occultamento del corpo di Luigi Criscuolo, detto Gigi Bici. Nella casa della donna, posta sotto sequestro dal 20 gennaio scorso, giorno in cui è avvenuto l’arresto, poliziotti e cani molecolari hanno cercato indizi essenziali per l’inchiesta.

Ci sono diversi quesiti a cui dare una risposta e diversi oggetti non ancora rinvenuti per risolvere il caso. Tra questi, innanzitutto il telefonino di Gigi Bici, e poi, l’arma usata per commettere l’omicidio. C’è ancora da far luce, inoltre, sui rapporti intercorsi tra Barbara Pasetti e Criscuolo. Davvero la 44enne lo aveva incaricato di assassinare l’ex marito, che a sua detta la picchiava e voleva allontanarla dal figlio, o era una vendetta nei confronti dell’uomo che aveva cambiato vita con una nuova compagna?

Il racconto dell’amico di Criscuolo, testimone chiave

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Intanto R.C. Pisciotta, amico di Gigi Bici e testimone chiave, aveva raccontato agli investigatori che Pasetti lo aveva contattato per “portare a termine il lavoro cominciato da Gigi“. La donna, a suo dire, gli avrebbe fatto una doppia offerta, la prima da 20mila euro e l’altra da 30mila, come riporta il Corriere della Sera.

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Nella villa di Pasetti sita a Calignano (Pavia), nella cui parte esterna hanno rinvenuto il cadavere di Criscuolo, la scientifica ha svolto un sopralluogo esterno e interno.

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Nel frattempo, il gip ha rifiutato di scarcerare Pasetti: «È un soggetto pericoloso». L’avvocato della donna ha inoltrato un ricorso al Tribunale del Riesame.

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