Sospendere la produzione di carne potrebbe salvare il pianeta: la ricerca

Uno studio di un team di esperti di Berkeley e Standford ha valutato che impatto potrebbe avere sul clima il non produrre carne 

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Sospendere la produzione di carne, con tanto di chiusura degli allevamenti, potrebbe alterare la direzione del riscaldamento globale e quindi salvare il nostro pianeta. È l’esito di uno studio riportato dalla rivista Plos Climate, studio presentato dai ricercatori dell’Università di Berkeley e Stanford, valutando l’impatto sul clima associato allo stop della produzione di carne.

I ricercatori, hanno usato un modello climatico mescolato a una serie di simulazioni per testare le conseguenze dell’eliminazione delle emissioni collegate agli allevamenti. Dagli esiti dello studio, emerge che sospendere la produzione di carne condurrebbe alla trasformazione di 800 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in foreste, prati, boschi e biomassa.

«Il nostro lavoro», spiega Brown, Ceo di Impossible Foods Inc., «mostra che la fine degli allevamenti potrebbe ridurre significativamente i livelli di tre principali gas serra: anidride carbonica, metano e protossido di azoto. La nostra tesi è che la sospensione delle attività di allevamento dovrebbe costituire una priorità per i prossimi anni».

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La fine della ricerca indica che eliminando in modo graduale allevamenti di produzione di carne in 15 anni, porterebbe alla riduzione di più del 30% delle emissioni di metano in tutto il mondo.

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«I prodotti animali sono fondamentali per l’alimentazione tanto che forniscono circa il 18 per cento del fabbisogno energetico, il 40 e il 45 per cento di proteine e lipidi. Attualmente ci sono 400 milioni di persone con diete a base interamente vegetale. Ci sono prove convincenti che l’agricoltura animale può essere sostituita in toto da soluzioni alternative che sono caratterizzate da proprietà nutritive e sensoriali paragonabili alla carne», conclude Eisen.

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