Siria: raid delle forze americane provoca 13 vittime, tra queste 4 bambini

Operazione americana per stanare i terroristi, ma molte vittime sono rifugiati di un campo profughi. Per gli Usa il radi è stato un successo

Una incursione delle forze americane questa mattina all’alba ha provocato la morte di 13 persone, di queste 4 bambini e una donna, nel nord della Siria occidentale, sede di estremisti jihadisti. E’ quanto denuncia l’Osservatorio siriano per i diritti umani che riferisce di un attacco aereo seguito da un’operazione a terra con duri e lunghi scontri a fuoco.

Secondo quanto riferito dall’Osservatorio, l’operazione è avvenuta vicino al confine turco nella città di Atmeh, dove sono ancora operativi militanti dello Stato Islamico e di al Qaeda, i combattimenti sono durati quasi due ore. I terroristi si nascondevano nel vicino campo profughi dove sono stati stanati, riportando diverse vittime innocenti.

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VITTIME COLLATERALI

Secondo fonti americane l’operazione è stata una successo, la più grande dalla morte nell’ottobre 2019 del leader dello Stato Islamico Abu Bakr al-Baghdadi. Ha colpito duramente le forze terroristiche della zona partendo dalla celebre città di Kobane, senza riportare vittime tra i soldati americani.

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Nella giornata di ieri si contavano già diverse vittime in un campo di sfollati a causa delle terribili condizioni di un campo profughi nella vicina provincia di Idlib. Il freddo intenso ha provocato la morte di due bambine appena nate, come denunciato da Save the Children.

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