Valanghe assassine, strage di turisti in Tirolo: otto le vittime

Ai cinque morti di ieri sulle montagne austriache se ne aggiungono tre in altri incidenti. Slavina anche a Livigno, morto uno sciatore.

Sale a otto il bilancio delle persone travolte da valanghe nell’Austria del nord. Il nuovo conto, ancor più salato, è stato confermato stamattina dalle autorità locali che hanno riportato la notizia di tre diversi incidenti. Due escursionisti di 60 e 61 anni sono stati trovati morti poco dopo la mezzanotte a Wildschönau, in Tirolo, dove ieri avevano già perso la vita quattro svedesi e la loro guida alpina austriaca, travolti da una valanga staccatasi mentre stavano scendendo fuoripista nella zona dello Spiss. È sopravvissuta solo una persona del gruppo.

Situazione critica, dice il governatore

Günther Platter, governatore del Tirolo dal 2008 – Meteoweek

Sempre ieri un’altra persona è scomparsa in circostanze analoghe sul Knödelkopf, una montagna nella provincia del Vorarlberg, Austria orientale. Tra giovedì e ieri, per via della neve fresca, solo in Tirolo ci sono state segnalazioni di decine di valanghe. In molte zone il rischio è arrivato a livello 3 su una scala da uno a cinque: una condizione particolarmente pericolosa, sottolineano gli esperti, poiché, pur costituendo un rischio “marcato”, non basta a scoraggiare tanti appassionati che tentano ugualmente l’escursione.

In serata il governatore tirolese Günther Platter ha confermato che “attualmente la situazione è critica. Le persone vanno in montagna senza consultare il bollettino valanghe, che riporta un’informazione completa. Il livello di allarme 3 costituisce un grave pericolo per la sicurezza degli sciatori. Invito tutti a consultarlo prima di effettuare escursioni fuoripista”, ha ricordato Platter. Anche perché in questo fine settimana è ritornato il sole e prevedibilmente le montagne verranno prese d’assalto dagli appassionati di scialpinismo.

Livigno: sciatore travolto da valanga, muore in ospedale a Bergamo

Allarme oggi anche in Italia, precisamente a Livigno, in provincia di Sondrio, dove un giovane sciatore lombardo è stato travolto da una slavina staccatasi nella ski-area del Carosello 3000 mentre scendeva fuori pista lungo un canalone. Tirato fuori dalla neve in gravi condizioni, è stato trasportato d’urgenza in ospedale grazie all’elicottero.

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L’incidente ha avuto luogo verso metà mattinata in una delle zone più frequentate dagli appassionati di sci, però in un canalone fuori pista, assai distante da quelle battute. Non c’è stato però niente da fare per il giovane, morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La vittima, 23 anni, era originaria di Breno, in provincia di Brescia. È uscito invece quasi illeso dall’incidente l’amico che era con lui, di poco più giovane.

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È questo il risultato delle ricerche del Soccorso alpino attivatosi per l’intervento a 2400 metri di altezza. Sul tragico episodio ora indagano il Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Bormio assieme ai carabinieri di Livigno.

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