Maxi tamponamento su A26: morte 2 persone, 10 feriti. Un testimone: «Urla dovunque»

L’incidente è occorso stamane sull’Autostrada 26 Genova-Gravellona Toce, tra Casale Monferrato Sud e l’incrocio con la A21 Torino Piacenza Brescia 

Maxi tamponamento-meteoweek.com

Maxi tamponamento questa mattina sull’A26 Genova Gravellona Toce, tra Casale Monferrato Sud e l’incrocio con A21 Torino Piacenza Brescia. L’incidente ha provocato la morte di due persone e almeno una decina di feriti. Nel sinistro sono rimasti coinvolti 4 camion e circa 40 automobili.

È quanto comunica la polizia stradale di Casale Monferrato, giunta sul posto con i soccorritori del 118, i vigili del fuoco e i tecnici di Autostrade. Il tratto è rimasto chiuso proprio per permettere le operazioni di soccorso. Sul tratto in questione è giunta segnalazione di nebbia.

La testimonianza

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Alberto Marello, direttore de Il Piccolo di Alessandria, ha parlato di una «mattina tragica per la viabilità sul territorio. È un vero e proprio disastro, con una sequenza di almeno 5 o 6 incidenti concatenati». Il giornalista è tra coloro che stamane sono rimasti fermi sull’Autostrada 26 proprio a causa del maxi tamponamento.

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Marello, che stava viaggiando verso Alessandria, spiega:«Una fila infinita di auto, furgoni e camion. Sull’asfalto, quando la nebbia si alza e compare il sole, i segni delle frenate e i rottami. Intanto, i soccorritori, arrivati prima da Casale e poi da Alessandria, percorrono a piedi la carreggiata per raggiungere le persone. Le hanno riunite in piccoli gruppi e accompagnate in zone più sicure per gli eventuali trasferimenti in ospedale. Costante il rumore degli elicotteri del 118 e vigili del fuoco».

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«Poco dopo le 8:15 si è scatenato l’inferno, tra scarsa visibilità, fondo scivoloso, velocità. Gli incidenti sono cominciati all’altezza del cantiere tra le due gallerie. Da mesi si susseguono lavori e operazioni che rendono la viabilità non agevole. Si sentiva il rumore degli scontri, delle lamiere che si accartocciavano. Ma con la nebbia non si vedeva niente», ha chiosato il testimone.

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