Bitcoin: i computer quantistici potrebbero azzerarne il valore

Per il nostro viaggio attorno al complesso ed affascinante mondo delle criptovalute, questa volta scopriamo come Bitcoin e tutte le altre crypto potrebbero arrivare a valere zero nel giro di alcuni anni.

Le criptovalute sono un argomento sicuramente sempre più chiacchierato. Un 2021 spumeggiante le ha viste crescere di valore in maniera veramente impressionante tanto da essere incoronate investimento di grande qualità da tante istituzioni pubbliche e private. Se qualche anno fa le grandi banche d’affari ostentavano una notevole ostilità e scetticismo nei confronti delle criptovalute proprio lo scorso anno l’atteggiamento generale è cambiato. Nei confronti del Bitcoin e delle altre valute virtuali è arrivata una ventata di grande fiducia ed ottimismo. In particolare il Bitcoin è stato giudicato e consigliato come un buon antidoto all’inflazione rampante. Ricordiamo che sempre lo scorso anno è nato anche il primo etf su Bitcoin presso la borsa degli Stati Uniti.

Moneta debole

Ma da novembre una notevole debolezza si riscontra sulla regina delle criptovalute che ha grossomodo dimezzato il suo valore nel frattempo. Eppure la vera minaccia per le criptovalute non viene da queste fluttuazioni anche se fortissime. Le criptovalute tra qualche anno potrebbero letteralmente valere zero annientando il valore della montagna di investimenti che milioni di persone hanno fatto in questi anni. Ma come è possibile un evento così catastrofico? Per capirlo dobbiamo chiederci che cos’è una criptovaluta. Anzi forse è meglio chiederci che cos’è una banconota o una moneta. La Zecca dello Stato investe grandi sforzi per rendere le banconote e le monete non falsificabili. Ma ciò che è digitale è per sua natura infinitamente copiabile. Ma allora com’è possibile che una valuta virtuale e digitale possa mantenere il suo valore? In parole povere se Mario Rossi compra un Bitcoin Come si fa a dimostrare che quel Bitcoin è un vero Bitcoin ed è davvero suo?

La forza del Bitcoin è la crittografia

In realtà le criptovalute sono molto sicure perché sono basate su sistema di crittografia avanzatissimo chiamato blockchain. La stessa tecnologia la blockchain è anche nel cuore dei non fungible token, le opere d’arte virtuali che ultimamente stanno raggiungendo notevoli quotazioni. Si è sempre sostenuto che la blockchain fosse un sistema di crittografia talmente sicuro da rendere conseguentemente sicurissimi anche le criptovalute. Ciò è vero perché nessun computer al mondo per quanto incredibilmente potente può aggirare la raffinata crittografia della blockchain. Ma all’orizzonte si profilano i cosiddetti computer quantistici. I computer quantistici sono degli strumenti di calcolo radicalmente differenti rispetto ai computer tradizionali. La loro potenza di calcolo si basa sulle incredibili bizzarrie della meccanica quantistica.

Una potenza di calcolo inedita

È difficile spiegare quanto siano più potenti dei computer tradizionali, ma gli esperti assicurano che la loro potenza di calcolo sarà semplicemente incomparabile con quella dei computer attuali. Una potenza talmente esagerata (appunto perché è basata sulla fisica quantistica che è radicalmente diversa dalla fisica tradizionale) da mettere in crisi le stesse criptovalute. Infatti la potenza di calcolo dei computer quantistici  secondo alcuni recenti studi già nell’arco di una decina d’anni teoricamente potrebbe essere in grado di superare la crittografia della blockchain. Tuttavia un ripensamento radicale dei Bitcoin basato sull’implementazione di soft fork potrebbe scongiurare il pericolo.

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Quindi se per i pirati informatici del presente è impossibile a clonare un Bitcoin, per quelli del futuro ciò potrebbe essere possibile e di conseguenza queste valute non verranno più niente. Una prospettiva veramente inquietante per questa moneta virtuale che nel tempo sta guadagnando sempre più consenso. È certamente uno scenario in divenire e probabilmente si troverà il modo di metterci una pezza,  ma visti i valori clamorosi ai quali sono arrivati gli investimenti globali sulle criptovalute, immaginare che un giorno nasca una tecnologia in grado di portarli istantaneamente a zero è piuttosto inquietante.

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