Nucleare, il plauso degli scienziati italiani alla fusione da record: “Ottimo auspicio per sostenibilità”

Eurofusion, grande successo per il super esperimento. Fusione nucleare da record per ottenere energia pulita.

“È con grande emozione che, in rappresentanza di tutta la compagine italiana che ho l’onore di coordinare nel programma europeo della fusione, mi congratulo per l’importantissimo risultato raggiunto dal Jet”. Così Alessandro Dodaro, Programme Manager del Gruppo di Ricerca italiano in ambito Eurofusion e Direttore del Dipartimento Fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare di Enea, commenta l’eccezionale risultato dell’esperimento del consorzio europeo per lo sviluppo della fusione nucleare che ha annunciato di aver prodotto una quantità record di energia. “Questo record potrà convincere anche i più scettici che, condividendo competenze e risorse, il cammino che porterà alla fusione come fonte energetica si è fatto più breve” fa osservare Dodaro.

Spediti verso l’obiettivo: produrre energia da fusione

Immagine interna del reattore sperimentale europeo Jet per la fusione nucleare – Meteoweek

Francesco Romanelli, direttore del Jet dal 2006 al 2013 e adesso Presidente del Consorzio Dtt, mette l’accento sul fatto che “il risultato della campagna Dt di Jet è il coronamento di una esperienza pluridecennale e dimostra come l’Europa, lavorando assieme, sia in grado di raggiungere obiettivi alla frontiera della conoscenza scientifica e tecnologica. I dati di Jet sono di ottimo auspicio per Iter e consentiranno di procedere più speditamente verso l’obiettivo della produzione di energia da fusione. Jet è stato l’esperimento che più si è avvicinato alle condizioni fisiche che studieremo su Iter ed ha contribuito in maniera fondamentale a formare una nuova generazione di giovani ricercatori”.

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“Il Consorzio Rfx – sottolinea il presidente Francesco Gnesotto – saluta con grande soddisfazione i risultati che oggi vengono resi pubblici: la macchina europea Jet, dopo quasi 40 anni in cui ha prodotto essenziali conoscenze sulla fisica e la tecnologia dei plasmi termonucleari, ha polverizzato il precedente record di energia prodotta da fusione dell’idrogeno. È un enorme successo di tutta la comunità scientifica europea, cui i ricercatori padovani del Consorzio Rfx hanno dato un importante contributo, in termini sia di realizzazione di sistemi di controllo e di diagnostica, che di progettazione di campagne sperimentali e di analisi dei dati in esse raccolti. La notizia è di ottimo auspicio per Iter, il successore di Jet, che entrerà in funzione tra pochi anni”. Arriva infine il commento di Daniela Farina, direttrice dell’Istituto per la Scienza e Tecnologia dei Plasmi (Istp) del Cnr, ad affermare che “è con grande piacere e orgoglio che partecipiamo a questo successo europeo che corona un lungo lavoro di preparazione di tanti ricercatori europei, che hanno contribuito ai risultati della campagna sperimentale Deuterio-Trizio (Dt) di Jet”.

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Farina rammenta che “nel periodo recente e nel passato, i ricercatori Cnr hanno svolto ruoli importanti al Jet con le loro competenze di fisica dei plasmi – teoriche, simulative, sperimentali, diagnostiche, tecnologiche. La campagna Dt ha visto un forte impegno di Istp-Cnr insieme a Unimib in diversi ruoli e attività: il coordinamento scientifico di alcuni esperimenti in plasmi deuterio-trizio, le misure di diagnostiche neutroniche e gamma, di particolare importanza in plasmi Dt, al supporto interpretativo in presenza di instabilità. Infine, notevole è stato il contributo dei nostri più giovani ricercatori a questa impresa scientifica”. “Il Cnr prosegue così nella sua missione di formazione delle nuove generazioni di scienziati che dovranno affrontare le prossime grandi sfide per la sostenibilità” conclude Farina.

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