Colpisce compagno a scuola con un coltello:«Vittima di violenza verbale, non è riuscito a fermarsi»

Il legale della famiglia del ragazzo che ha accoltellato il compagno:«È scoppiato in lacrime». Si ipotizza reazione a bullismo verbale

Polizia-Meteoweek.com

Mercoledì 9 febbraio, un ragazzo che frequenta il primo superiore ha accoltellato un compagno di scuola nell’istituto Leon Battista Alberti a Rimini. Il legale della famiglia dell’aggressore, Darien Levani, ha detto a tal proposito:«Ha sentito di non aver avuto altra via di uscita se non quella di reagire in questa maniera. E non è certamente il modo giusto. Diciamo che non è riuscito a canalizzare la rabbia diversamente. È scoppiato in lacrime, senza nulla togliere alla vittima che speriamo si riprenda. Anzi speriamo di poter gestire quanto prima un rientro pacifico di entrambi gli studenti a scuola».

Studenti e docenti si fanno domande sull’accaduto. Quel che è certo è che un ragazzo di 15 anni ha accoltellato con un coltello a serramanico un compagno di fronte a studenti, tre professori e un assistente tecnico. La vittima è andata a finire in nosocomio ed è fuori pericolo, ma ha rischiato tantissimo dato che la lama ha sfiorato milza e fegato. C’è preoccupazione nelle aule e tutti stanno provando a metabolizzare quanto occorso, sia i professori che gli studenti.

«Nessuna sospensione»

Scuola superiore-Meteoweek.com

L’aggressore, di fronte ai poliziotti, ha confessato ogni cosa, spiegando di aver reagito a ripetuti insulti da parte della vittima. Potrebbe accadere a ore, ma per il momento non c’è alcuna notifica di sospensione per il ragazzo. «Il ragazzo si è reso conto di quello che ha fatto tant’è che davanti alla Polizia il suo racconto è stato lucido e attendibile. Sotto questo profilo va considerato che il pm del Tribunale di Bologna non ha ritenuto necessario trasferirlo in comunità in stato di arresto», riferisce ancora il legale.

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Dopo aver accoltellato il compagno, a chi gli aveva chiesto il perché, come la preside Franca Berardi, il ragazzino aveva replicato:«L’ho fatto perché mi dava fastidio. Ora mi perdoneranno?».

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Nel frattempo le cose sembrano sempre più chiare. Le continue violenze che il ragazzo ha raccontato di aver subìto dal giovane che ha accoltellato, sarebbero state di tipo verbale e non fisiche. Intanto, a scuola, in molti confermano la sua versione, ossia che veniva bullizzato, mentre altri obiettano. Non è semplice definire il limite tra prese in giro eccessive e vero bullismo.

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