Mandato in carcere per stupro, liberato dopo 44 anni. L’accusa: “Tutti i neri si somigliano”

Vincent Simmons torna libero dopo 44 anni di carcere per stupro aggravato: per il giudice non aveva avuto un processo equo. Processato nel 1977, le vittime raccontarono di non sapere chi fosse l’aggressore: “Tutti i neri si assomigliano”. 

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Vincent Simmons torna libero – meteoweek.com

Ha raccontato di aver avuto delle visioni, nell’ultimo periodo: visioni in cui veniva fatto uscire dal penitenziario statale dell’Angola, dove è stato rinchiuso negli ultimi decenni. Vincent Simmons, originario della Louisiana, è stato imprigionato per più di 44 anni con l’accusa di tentato stupro aggravato. Accusa dalla quale si è sempre difeso, e reato che ha sempre negato. Simmons è stato rilasciato dalla prigione lunedì, e le accuse sono state lasciate cadere dopo che un giudice ha stabilito che “non aveva ottenuto un processo equo decenni fa”.

 “Tutti i neri si assomigliano”, finito in carcere per 44 anni

Si sono avverate le visioni di Simmons. A farle diventare realtà la decisione del giudice della Louisiana, Bill Bennett, che nell’udienza di lunedì ha stabilito come l’uomo, 69enne afroamericano, non abbia ottenuto un “processo equo” nel 1977, quando è stato condannato per tentato stupro aggravato di due sorelle gemelle di 14 anniKaren e Sharon Sanders.

Simmons, che in precedenza aveva tentato circa 16 volte di ottenere un nuovo processo, ha ottenuto un’udienza dopo che CBS News ha riferito che elementi chiave delle prove non erano stati condivisi con la squadra di difesa originale, inclusa la testimonianza del medico che ha esaminato le adolescenti e non ha trovato segni di violenza sessuale su una delle due. Sono state trattenute anche le prove che indicavano che le ragazze bianche inizialmente avevano raccontato alla polizia di non sapere chi le avesse aggredite (poiché “tutti i neri si assomigliano“).

la struttura penitenziaria statale dell'Angola - meteoweek.com
la struttura penitenziaria statale dell’Angola – meteoweek.com

Per questo motivo, il giudice Bill Bennett ha liberato Simmons dal penitenziario statale dell’Angola, e ha ordinato un nuovo processo a causa della mancanza di alcune informazioni – informazioni che non sarebbero state consegnate agli avvocati della difesa dell’uomo e che, viene spiegato, avrebbero potuto impedirne la condanna. Dopo che il procuratore distrettuale, Charles Riddle, ha annunciato che non avrebbe riprovato Simmons (lasciando così cadere tutte le accuse), il 69enne è stato quindi dichiarato libero pochi giorni prima del suo 70esimo compleanno. Durante l’udienza in tribunale (dove erano presenti anche le sorelle gemelle Sharon e Karen Sanders, ora 59enni), il giudice non ha espresso “nessuna opinione” sul fatto che Simmons possa essere colpevole o innocente: tuttavia, ha spiegato che l’uomo ha ormai “passato abbastanza tempo in carcere”.

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Oggi, dopo aver combattuto per decenni a sostegno della sua innocenza, Simmons ha raccontato a CBS News di non provare sentimenti negativi nei confronti della famiglia Sanders. “No, non sono arrabbiato con loro. Quando ho detto che li perdono, li perdono davvero, è quello che intendo…”, ha detto Simmons. Sebbene la sentenza del giudice parli chiaro, e sebbene quindi ora il 69enne sia finalmente un uomo libero, alcune persone potrebbero ancora credere che sia colpevole.

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Ma Simmons non si è detto infastidito, perché lui sa di essere innocente: “Alcune persone si comporteranno da ‘persone’, diranno che sono colpevole nonostante non abbiano prove“, ha spiegato ancora ai microfoni di CBS News, sottolineando che intende trasferirsi dalla Louisiana – uno Stato che è stato “ingiusto nei suoi confronti”. Inoltre, ha confessato di avere intenzione di andare a lavorare per aiutare altri detenuti a trovare la loro libertà.

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