La scelta dell’Ue di rifornire d’armi l’Ucraina resterà nella storia

Per la prima volta dalla sua fondazione, l’Unione Europea ha deciso di aiutare militarmente una nazione straniera. 

Ansa

Un nuovo incontro tra Russia e Ucraina per cercare di trovare una soluzione che metta fine a queste guerra iniziata la scorsa settimana. Lo ha riferito il premier Zelensky, spiegando che si è già concordato un incontro con la delegazione del Cremlino che si terrà al confine con la Bielorussia.

La speranza è che stavolta ci possa essere un vero dialogo, perchè i bombardamenti vicino Kiev non si fermano e nella capitale è stato anche proclamato il coprifuoco, co  le sirene che risuonano in continuazione per via delle esplosioni. Una situazione difficile per Zelensky, con Putin che di giorno in giorno avanza verso la conquista della nazione. Le milizie russe attualmente sono riuscite a prendere il controllo della città di Berdyansk, che si trova nella regione di Zaporozhye.  Per quanto riguardo lo scontro armato, sembra comunque che le truppe russe siano indietro rispetto alla tabella di marcia prevista in questa invasione lampo, a causa di una resistenza della popolazione che sembra aver sorpreso Mosca, che pensava forse di poter penetrare nel territorio con più facilità. 

La Von der Leyen conferma tutto, l’Ue rifornirà militarmente l’Ucraina

L’Unione Europea non accetta l’invasione russa e sta gradualmente prendendo posizioni sempre più forti contro la scelta di Mosca. La Presidentessa Ue Ursula Von der Leyen ha dichiarato nella giornata di ieri 27 Febbraio 2022 che per la prima volta dalla sua nascita, l’Unione Europea si accinge a rifornire di armi ed equipaggio militare una nazione sotto attacco. Una presa di posizione che andrà in parallelo con le sanzioni economiche che saranno varate contro Putin, unico deterrente, ha spiegato il Presidente Usa Biden, per evitare un nuovo conflitto mondiale. Una decisione a cui l’Ue non si è semplicemente accodata ma che sostiene attivamente e con convinzione, come ha spiegato in conferenza stampa la Von der Leyen: “Mentre la guerra in Ucraina infuria e gli ucraini combattono coraggiosamente per il loro Paese, l’Unione europea rafforza ancora una volta il suo sostegno all’Ucraina e le sanzioni contro l’aggressore, la Russia di Putin. Per la prima volta in assoluto, l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi e altre attrezzature a un paese sotto attacco. Questo è un momento di svolta”.

Ansa

L’Ue utilizzerà il fondo europeo per la pace, ma bisogna ancora attendere i dettagli del documento per capire quanto sarà consistente l’aiuto militare ed economico del vecchio continente per supportare l’Ucraina. L’Italia invece deciderà nel Consiglio dei Ministri che si terrà nella giornata di domani, l’entità dei fondi e il tipo di supporto da destinare alla nazione guidata da Zelensky. 

L’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell ha dichiarato che al momento la priorità per l’Unione Europea è quella di finanziare la fornitura di equipaggiamento militare per aiutare la popolazione a resistere sul territorio, e l’invio di carburante e forniture mediche. Sembra ormai ufficiale invece la decisione di estromettere alcune banche russe dallo Swift, in modo da mettere in difficoltà l’intera oligarchia economica russa, nella speranza forse che si rivolti contro Putin e lo convinca a rinunciare a questa guerra di conquista. Difficilmente però il Presidente della Federazione Russa metterà fine a una guerra che non è arrivata d’improvviso. Putin non sembra più credere all’Occidente e non si sente più sicuro nel lasciare l’Ucraina neutrale, visto che dagli Usa non è mai arrivata una smentita formale in questi anni, circa la possibilità di poter entrare nella Nato. Un’altra decisione molto importante presa dal vecchio continente, è quella di chiudere lo spazio aereo europeo. “Il nostro spazio aereo sarà chiuso a tutti gli aerei russi, compresi i jet privati degli oligarchi. Stiamo proponendo un divieto su tutti gli aeromobili di proprietà russa, registrati o controllati dalla Russia. Questi aerei non potranno più atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’Ue. Ciò si applicherà a qualsiasi aereo posseduto, noleggiato o altrimenti controllato da una persona fisica o giuridica russa” ha spiegato Borell. 

Come interpretare da un punto di vista geopolitico, la scelta dell’Ue di fornire armi militari a Kiev? 

Leggi anche: Crisi Ucraina, Ue: armi a Kiev, sanzioni a Minsk

Leggi anche: Ucraina, Putin: allertare sistema difesa nucleare, Stoltenberg (Nato): “Situazione grave”

Si tratta di una decisione storica che potrebbe aprire una nuova fase per la politica dell’unione, oltre a compattare le nazioni Ue verso un’idea di integrazione militare di cui si discute da anni, ma che forse con questa guerra appena iniziata, ha trovato una sua prima realizzazione necessaria a difendere una nazione che si ritiene legittimamente sotto attacco. 

Non che Putin possa essere in alcun modo giustificato per aver dato inizio a un conflitto in cui come sempre a morire e rimetterci sono i civili. L’arroganza dell’Occidente ha però fatto la sua parte nel lasciare campo libero all’imperialismo russo, che di certo non ha tutti torti nell’essersi sentito minacciato dal patto atlantico.

Impostazioni privacy