Ucraina, Putin: allertare sistema difesa nucleare, Stoltenberg (Nato): “Situazione grave”

Il presidente russo ha ordinato lo stato di massima allerta alla difesa nucleare. Per Usa è una strategia per dividere la Nato dall’Ue.

Vladimir Putin ha ordinato alle Forze armate russe di attivare lo stato di massima allerta delle forze di difesa nucleare, dopo “le dichiarazioni aggressive” arrivate dalla Nato in riferimento al conflitto tra Russia e Ucraina. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Sputnik. “Alti funzionari di grandi nazioni Nato si abbandonano a dichiarazioni aggressive sul nostro Paese – ha dichiarato Putin – Per questo ho ordinato al ministro della Difesa ed al capo di Stato maggiore di mettere le forze di deterrenza dell’Esercito russo in regime speciale di servizio da combattimento”. Le sanzioni occidentali stanno portando Mosca verso la terza guerra mondiale, ha ribadito in parallelo il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, citato dall’agenzia Belta. “In questa situazione, si deve capire una cosa: alcune sanzioni sono peggio di una guerra. Ora si parla molto di sanzioni contro il settore bancario. Gas, petrolio, swift. Questo sta spingendo la Russia verso una terza guerra mondiale. Quindi dobbiamo mostrare moderazione per non finire nei guai. Perché una guerra nucleare sarebbe un disastro”, ha spiegato Lukashenko.

Stoltenberg: inaccettabile escalation da parte di Mosca

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg – Meteoweek

Intanto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha manifestato la sua forte preoccupazione per l’annuncio del presidente russo di voler allertare le forze di deterrenza. L’annuncio di Putin è sintomatico della “gravità” della situazione, ha dichiarato Stoltenberg interpellato dalla Bbc. Putin ha parlato di “forze di deterrenza”, facendo riferimento alle forze nucleari. “Il presidente Putin sta continuando l’escalation di questa guerra in una maniera che è totalmente inaccettabile e dobbiamo continuare ad arginare le sue azioni nel modo più forte possibile”, ha fatto sapere alla Cbs Linda Thomas Greenfield, l’ambasciatrice americana all’Onu.

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“L’alternativa alle sanzioni contro la Russia per punirla per l’invasione dell’Ucraina sarebbe l’inizio della Terza guerra mondiale”, aveva annunciato l’altra notte il presidente americano Joe Biden. “Ci sono due opzioni – ha spiegato Biden durante un’intervista al podcaster Brian Tyler Cohen –. Iniziare la Terza guerra mondiale, andare alla guerra con la Russia, in sostanza. O far sì che il Paese che agisce contro la legge internazionale finisca per pagare un prezzo per quello che ha fatto”. Putin, con l’attacco all’Ucraina, “sta ottenendo esattamente l’effetto opposto di quello che voleva. Il mio obiettivo dall’inizio era tenere unite la Nato e l’Ue. Perché Putin pensava di poter dividere la Nato, creando un varco a lui utile. E questo non è successo”. Biden ha anche previsto che la Russia pagherà un costo salato sia nel breve che nel lungo periodo per l’attacco lanciato contro l’Ucraina, precisando che il conflitto sta riavvicinando l’Europa e la Nato.

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La decisione del presidente russo di ordinare lo stato di massima di allerta delle forze di deterrenza nucleare, ha dichiarato all’Abc la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, rientra nella strategia di Mosca di scatenare un’escalation non provocata lanciando “minacce fabbricate”. Si tratta, spiega, di “uno schema che abbiamo visto da parte del presidente Putin durante questo conflitto, che è quello di fabbricare minacce che non esistono per giustificare un’ulteriore aggressione e la comunità globale e il popolo americano dovrebbero guardarvi attraverso questo prisma”. Nei confronti dello schema russo, ha garantito Psaki, “abbiamo la capacità di difenderci, ma dobbiamo anche rispondere a quello che vediamo dal presidente Putin”.

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