Padre Semehen (Comunità ucraina romana):”Straordinaria generosità dei Romani”[VIDEO]

Il rettore della Basilica di Santa Sofia a Roma, uno dei ritrovi della comunità ucraina nella Capitale, racconta a Meteoweek la generosità della cittadinanza nell’aiutare l’Ucraina in difficoltà.

Siamo molto grati alla comunità romana che ha risposto con una generosità straordinaria ai nostri appelli, portando diversi aiuti. Una risposta incredibile che ci lascia molto contenti“.

Esprime grande soddisfazione nel vedere la risposta della comunità cittadina Padre Marco Semehen, rettore della Basilica di Santa Sofia, nel quartiere Boccea di Roma, uno dei ritrovi della comunità ucraina nella Capitale.
Nei giorni passati la Chiesa si era fatta promotrice di accorati appelli per aiutare la popolazione in difficoltà a causa della guerra e da allora il centro religioso è divenuto punto di raccolta di migliaia di generi alimentari, medicine, prodotti legati all’igiene ed alla cura del corpo, generi di prima necessità e non solo.

Basta venire e portare ciò che serve. Abbiamo sospeso la ricezione degli indumenti perchè siamo al limite della capienza, servono invece sacchi a pelo, frutta secca, latte a lunga conservazione o in polvere, oggetti legati all’igiene, torce, batterie e materiale d’urgenza” – elenca padre Marco.

Ovviamente vi sarà anche la questione logistica di come ospitare i richiedenti asilo, i profughi e rifugiati che scappano dagli orrori di una terra martoriata dalle bombe.
Noi stiamo gestendo le informazioni e la logistica perchè non abbiamo la possibilità di ospitare. Ci sono diversi ragazzi che ci stanno aiutando per prendere nota delle proposte dei romani che stanno mettendo un alloggio a disposizione per aiutare i bisognosi” – conferma il rettore della Basilica di Boccea.

Quello che abbiamo potuto testimoniare è la presenza incessante di uomini e donne che stanno formando una vera catena della solidarietà nel trasportare e stoccare i pacchi di aiuto forniti dalla popolazione. Un lavoro incessante con in mente onnipresente lo spettro della guerra e l’eco dei racconti che arrivano dalle zone colpite.

La situazione è grave, ci sono spari e bombardamenti, un momento difficile per i tanti civili colpiti che cercano aiuto ” – racconta padre Semehen, che conclude amaramente “è la guerra…è la guerra…“.

 

 

Impostazioni privacy