Che fine ha fatto Zelenskyj? La Russia vuole morto il presidente ucraino

Secondo i russi è fuggito in Polonia, ma i membri del suo partito fanno sapere che è nascosto nel Paese. Pare sia scampato a diversi attentati

Da alcuni giorni ci si interroga sul destino di Volodymyr Zelenskyj. Il presidente dell’Ucraina è l’obiettivo numero uno di Vladimir Putin: ha saputo motivare i suoi cittadini, intessere buoni rapporti con l’occidente e l’Europa e finché è in vita la vittoria delle truppe russe non può essere completa nemmeno qualora la capitale cada. Insomma per la Russia è il nemico numero uno da eliminare fisicamente.

All’inizio dell’invasione a Zelenskyj era stato proposto un corridoio internazionale che gli permettesse di scappare dal Paese, soluzione rimandata al mittente affermando che gli servivano “più le armi che un passaggio. Ma nelle ultime ore ci si chiede dove sia finito, se sia ancora a Kiev magari nascosto in un bunker, o se invece alla fine abbia scelto di andare all’estero per evitare di essere ucciso.

LEGGI ANCHE: Putin dà l’ok per un nuovo incontro tra le delegazioni russe e ucraine

I media russi nelle ultime 24 ore sostengono che sia scappato in Polonia, il parlamento ucraino ha subito smentito la notizia affermando che Zelensky sia ancora nella capitale e si trovi in un posto sicuro. “Non diciamo dov’è per evidenti motivi di sicurezza. Non facciamo commenti sulla sua posizione” dicono elementi del governo ucraino durante una conferenza stampa convocata nella città di Leopoli. Secondo il Times negli ultimi tre giorni sarebbe scampato a ben tre tentativi di omicidio da parte dell’esercito russo e sarebbe sotto il tiro di un gruppo di mercenari assoldati da Putin.

Il parlamento ucraino

LEGGI ANCHE: Parla l’economista Milov (vicino a Navalny): “Putin in Ucraina ha fatto il passo più lungo della gamba”

Durante la conferenza il governo ucraino ha chiesto la no fly zone sul Paese e la creazione di corridoio umanitari per aiutare i cittadini in fuga dall’Ucraina. “I russi stanno violando tutte le regole di guerra bombardando le infrastrutture civili per creare il panico per costringerci ad accettare le loro condizioni, in quanto sanno di non poter battere l’esercito ucraino” afferma David Arakhamia, numero due del partito di Zelensky. Per quanto riguarda invece il tentativo di un terzo incontro diplomatico tra delegati delle due nazioni, il governo ucraino fa sapere che “i russi ne hanno bisogno più di noi, perché il mondo li considera assassini“.

Gestione cookie