Italia, partono le sanzioni agli oligarchi russi: confiscati 140 milioni di beni

Cominciano ad essere applicate anche nel nostro paese le prime ritorsioni economiche ai danni dei magnati russi vicini a Putin.

“Lady M”, il super yacht dell’oligarca russo Alexey Mordashov sequestrato a Imperia dalle Fiamme Gialle – Meteoweek

Partono anche in Italia le sanzioni contro gli oligarchi russi in segno di rappresaglia contro l’offensiva armata lanciata da Mosca in Ucraina. In tutto le sanzioni europee riguardano 680 persone mentre sono 26 sono i paperoni russi. Il Ministero dell’Economia a tal scopo ha riunito il Comitato di sicurezza finanziaria (Csf), fondato nel 2001, sotto la presidenza del Tesoro. All’intero del Csf sono presenti anche Mef, Interno, Giustizia, Affari Esteri, Banca d’Italia, Consob, Isvap, Unità di informazione finanziaria, GdF, Dia, Carabinieri e Antimafia.

Primo sequestro a Imperia: confiscato uno yacht da 66 milioni di euro

Igor Sechin, il Ceo di Rosneft – Meteoweek

Il Ministero dell’Economia informa che in Italia saranno congelati beni per 140 milioni di euro, tra beni mobili e immobili. Una prima operazione è già stata messa a segno: ha interessato una barca da 65 milioni di euro. Si vocifera del panfilo – lungo 88 metri e del valore stimato in 66 milioni – appartenente a Igor Sechin, il magnate del petrolio a capo del gigante russo Rosneft e in diverse occasioni avvistato in Italia. Ma manca ogni ufficialità.

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Nel frattempo ad Imperia le Fiamme Gialle hanno sequestrato il mega yacht «Lady M», veliero di 65 metri di proprietà dell’oligarca Alexei Mordashov (presidente di Severstal, colosso della siderurgia). È la prima misura adottata dal Comitato di sicurezza finanziaria verso i beni italiani dei magnati russi. Mordashov si trova nella lista nera dell’Unione Europea. Identico destino per Villa Lazzareschi (valore stimato: 3 milioni di euro) in provincia di Lucca, posseduta da Oleg Savchenko. Adesso potrebbe arrivare il turno di «Lena», yacht di 52 metri (del valore pari a 50 milioni di dollari) che ha gettato l’ancora a Sanremo. Il proprietario è Gennady Timchenko, alla guida di Volga Group e amico personale del presidente russo.

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Congelare i beni degli oligarchi però non sarà affatto semplice: i magnati russi infatti hanno già adottato le loro contromisure (come quella di vendere anticipatamente le partecipazioni) e in qualche caso possono anche servirsi del doppio passaporto concesso in passato da Malta o Cipro allo scopo di richiamare capitali. Ma sono scattate anche le “contromosse” da parte italiana: il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti ha concesso il via libera alla task force che si prenderà carico delle ripercussioni per le aziende italiane direttamente impegnate in Russia e Ucraina. Intanto Sace comunica di aver temporaneamente sospeso la «valutazione dell’assunzione di nuovi rischi per l’attività di export credit in Russia e in Bielorussia». Nel suo recente discorso sullo stato dell’Unione il presidente americano Biden ha minacciato la Russia affermando che l’Occidente sequestrerà i velieri, gli appartamenti di lusso e i velivoli privati degli oligarchi vicini a Putin. E in Italia, roccaforte dell’atlantismo, si comincia a dare seguito al diktat del potente alleato d’Oltreoceano.

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