La Russia vuol dare l’amnistia ai detenuti che si arruolano per combattere in Ucraina

Fare spazio nelle carceri che dovranno ospitare i dissidenti e dare nuovi soldati all’esercito russo, apparso in difficoltà nello scontro contro l’Ucraina. Questo l’obbiettivo dell’amnistia che sta preparando il Cremlino.

In Russia il 9 maggio è festa nazionale per ricordare la vittoria nella Seconda guerra mondiale. Quest’anno potrebbe diventare anche una data particolare per i detenuti che si trovano nelle sue carceri.

Pare infatti che il governo stia pensando di concedere l’amnistia a quei carcerati che si proporranno come volontari per andare a combattere in Ucraina per l’esercito di Vladimir Putin. La notizia è stata pubblicata su indicazione di una fonte interna ai servizi di sicurezza russi sul sito Gulagu.net.

FARE SPAZIO PER I DISSIDENTI

L’obbiettivo di questa scelta sarebbe doppio: da un lato aumentare il numero di soldati mandati al fronte, evitando così di dover ricorrere ai riservisti e coinvolgere altri cittadini russi; dall’altro si svuoterebbero carceri e colonie penali, lasciando spazio a nuovi detenuti, perlopiù dissidenti politici e manifestanti. In tanti sono stati arrestati in questi giorni solo per avere esposto cartelli contro la guerra.

Secondo la fonte sono state anche date indicazioni ai tribunali di lavorare in questo senso, in quanto si prevede che presto le galere saranno piene dei “traditori dello Stato”, ovvero quei dissidenti che tanto preoccupano Putin e i suoi.

Secondo un sondaggio circa sarebbe favorevole l’85-90% di coloro che si trovano attualmente detenuti per reati vari, ben disposto a partire per la guerra con Kiev piuttosto che rimanere ancora in galera.

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