Ucraina: il Battaglione Azov, i neo-nazisti ucraini contro l’esercito di Putin

Si tratta di un reparto dell’esercito ucraino ed è una formazione neonazista che Putin ha usato come scusa per l’attacco in Ucraina. Sono stanziati a Mariupol e stanno combattendo contro l’esercito russo

Sono accusati di genocidio nei confronti della popolazione, espongono le bandiere delle SS e della Wolfsangel, in Donbass nel 2014 hanno effettuato stupri, torture e un numero incredibile di crimini di guerra. Sono gli uomini del Battaglione Azov, una formazione neo-nazista che Vladimir Putin ha usato come giustificazione per l’attacco in Ucraina affermando che fosse un Paese nazista da “purificare”.

Questo comparto militare inquadrato nella Guardia nazionale ucraina e formato con lo scopo di contrastare le crescenti attività di guerriglia dei separatisti filo-russi, si trova a Mariupol ed è in lotta con l’esercito russo che ha invaso la città. Sono stati accusati di tutti i crimini possibili, tra cui anche un acceso razzismo e antisemitismo.

La propaganda russa da settimane li accusa anche di avere sabotato i corridoi umanitari che permetterebbero alla popolazione civile di scappare, utilizzando i cittadini come scudi umani contro i nemici. Questo fatto è molto difficile stabilirne la veridicità, inoltre la guerra ha fatto numerose vittime anche nel Battaglione, tanto che dei circa 2.500 uomini di cui era composta ne sarebbero rimasti solo un migliaio.

COME NASCE IL BATTAGLIONE AZOV

La prima formazione nacque a opera del partito nazionalista e paramilitare Pravyi Sektor guidato da Andrіj Biletsky nella città di Berdyansk, nel sud-est dell’Ucraina. Il suo obbiettivo era quello di sedare le rivolte secessioniste filo-russe nel Donetsk e nel Lugansk. Ai suoi uomini nel tempo si sono aggiunti gli ultrà delle squadre di calcio locali, vari criminali ed estremisti di destra.

Andrіj Biletsky, fondatore del Battaglione Azov

Furono finanziati dagli oligarchi ucraini come Igor Kolomoisky, governatore del Dnipropetrovska, e Serhiy Taruta, governatore del Donetsk. A seguito dell’elezione del suo fondatore in Parlamento, acquisirono potere e fondi ed entrarono a far parte dell’esercito regolare dell’Ucraina. Sebbene decimati rispetto a qualche anno, è immaginabile che la formazione neo-nazista abbia raccolto volontari in seguito allo scoppio della guerra. Pare che oggi Biletsky, che nelle scorse elezioni non fu rieletto, stia combattendo vicino Kiev.

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