Concorso scuola: bocciato il 90% dei candidati. “E’ un’umiliazione”

Domande poste in maniera incomprensibile, risposte ambigue: il concorso per docenti è un disastro, non lo supera un numero enorme di aspiranti docenti. Molti dubbi per sulla qualità del test. Cosa accade adesso?

Un numero di bocciati altissimo per il concorso scuola, oltre il 90% la percentuale di persone che non hanno superato la prima prova scritta a cui in questi giorni hanno partecipato oltre 500mila persone che aspiravano a un posto di docente per le scuole medie e superiori.

Alcune commissioni hanno addirittura ripotato zero ammessi, altre non più del 5%. Il portale Skuola.net ha raccolto un numero incredibile di lamentele da parte dei partecipanti che denunciano non solo la difficoltà del test ma anche domande scritte in modo incomprensibile e opzioni di risposta che suggerivano l’errore.

La verità è che tutti noi dovremmo rifiutarci di portare le quinte alla maturità e rifiutare lo svolgimento di tutte le altre mansioni. Questo dovremmo fare per il trattamento che stiamo subendo! È un’umiliazione” è uno dei commenti di una delle candidate che ha appena saputo di non avere superato il concorso. “Questo concorso è stato bandito nel 2017 e siamo nel 2022: lasciate ogni speranza…” afferma un altro aspirante docente.

PROCEDURA CHE LASCIA PERPLESSI

Per Giuseppe Buondonno, responsabile nazionale scuola di Sinistra Italiana, “mi chiedo se è normale che si comunichi ai concorrenti il risultato finale, senza mostrare o inviare copia con segnalazione degli errori“. Inoltre rimane il dubbio su “quali particolari conoscenze e capacità didattiche possono essere verificate da questi quiz. Cosa testiamo, chi ha fortuna e chi no? Selezioniamo giocatori d’azzardo? Conosco alcune delle colleghe e dei colleghi che non hanno superato i test; alcuni insegnano, precariamente, da poco, altri da diversi anni, ma posso assicurare che affidereste alla maggioranza di loro la formazione dei vostri figli (e, in verità, già lo fate e continuerete a farlo, ma ancora da precari“.

Secondo il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sassol’applicazione anche ai docenti di una procedura che prevede, come per qualsiasi lavoratore del settore pubblico, il superamento di un quiz a risposta multipla non può che lasciare perplessi, anche per il taglio delle domande proposte talvolta con percentuali di bocciati pari al 90%“.

Quello che sta accadendo è la conferma che i concorsi, ordinari e straordinari fanno acqua da tutte le parti. Se si organizza una procedura concorsuale ordinaria per assumere oltre 30mila docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, anche di sostegno, e poi selezionarne all’orale meno del 10%, c’è qualcosa che non va” è il commento di Marcello Pacifico, segretario dell’Associazione nazionale insegnanti e formatori.

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