L’Ue potrebbe dare 1000 euro per ogni profugo ucraino per 6 mesi

Per far fronte all’emergenza profughi come conseguenza della guerra tra Russia e Ucraina, i ministri dell’Interno Ue potrebbero stabilire di accogliere una proposta di Polonia e Germania 

Nel pomeriggio di oggi, 28 marzo, si terrà un vertice Ue con i ministri dell’Interno di 27 Stati membri, il cui obiettivo è quello di rinforzare il supporto finanziario e materiale agli Stati che si stanno prodigando nell’emergenza, ossia Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria, Repubblica Ceca, Moldavia.

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Come riporta Il Corriere della Sera, la commissaria agli Affari Interni, Ylva Johansson, ha comunicato tramite Twitter che presenterà un piano unitamente al ministro francese Darmanin in merito al «coordinamento operativo per coloro che fuggono dalla guerra». Ma gli effetti dell’arrivo di 3,8 milioni di rifugiati nell’Unione Europea, numero destinato a salire, non si sentono soltanto negli Stati più vicini all’Ucraina.

Anche in Germania è arrivato un numero significativo di profughi, e presto anche gli Stati che hanno un numero consistente di comunità ucraine come Italia, Spagna e Portogallo, dovranno affrontare l’emergenza, cosa che in realtà sta già in parte avvenendo.

Lo scorso venerdì, 25 marzo, Germania e Polonia hanno mandato una lettera alla commissaria Johansson e al vicepresidente della Commissione Europea Schinas, per chiedere subito un supporto ulteriore dato che i bisogni dal punto di vista economico già sfiorano diversi miliardi di euro.

I due Paesi chiedono di avere un rimborso forfettario di mille euro per profugo per sei mesi. Nella lettera, Germania e Polonia specificano:«Chiediamo alla Commissione di agire ora e di lavorare per fornire opportunità di finanziamento che sarebbero facili da usare e flessibili coprendo almeno una parte delle spese degli Stati membri utilizzate per fornire tra l’altro alloggio, assistenza sociale, accesso all’istruzione e alla sanità. Ciò potrebbe assumere la forma di un finanziamento forfettario, ad esempio di mille euro per una persona sotto protezione temporanea negli Stati membri per i primi 6 mesi di validità della decisione, dopo di che potremmo valutare questo strumento».

La stima dei costi per il bilancio statale polacco, attualmente, per questa prima fase, copre 2 miliardi e 200 milioni di euro. Per la Commissione Ue è importante la trasparenza nel gestire i fondi europei per poi poter effettuare un rendiconto ai cittadini.

Intanto, un diplomatico Ue ha ricordato che sono subito disponibili fondi fino a 17 miliardi di euro. «Ci possono essere bisogni supplementari se si arriva a 8-10 milioni di profughi. Bisognerà anche finanziare i costi strutturali se le persone si fermano in un determinato Paese (casa, istruzione e salute)», ha spiegato il diplomatico.

La Commissione potrà fare un’analisi dei bisogni a medio termine solo quando le cose si stabilizzeranno. La maggioranza dei rifugiati, per il momento, vuole rimanere nei Paesi frontalieri oppure recarsi in Stati in cui vi sono comunità ucraine integrate.

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