Assalto sede Cgil, concessi i domiciliari alla forzanovista Pamela Testa

Era finita in carcere dopo l’aggressione alla sede romana della Cgil in occasione della manifestazione No Green pass dello scorso 9 ottobre.

Ora il tribunale le ha concesso gli arresti domiciliari.

Pamela Testa, ferita alla testa durante le proteste No Green pass di ottobre – Meteoweek

Passa ai domiciliari Pamela Testa, la 39enne militante di Forza Nuova sotto processo per l’assalto del 9 ottobre 2021 alla sede romana della Cgil. Lo ha deciso il Tribunale di Roma, che ha sostituito la custodia cautelare con gli arresti domiciliari. La misura arriva a sei mesi di distanza dall’incarcerazione che, si legge nell’ordinanza, “ha sicuramente esercitato sulla Testa, alla sua prima esperienza carceraria, un effetto deterrente“‘. E dunque, continua il Tribunale, “il pericolo di recidiva può essere adeguatamente fronteggiato anche con la misura degli arresti domiciliari”‘.

Esce dunque dal carcere Pamela Testa, il volto sanguinante della manifestazione No Green pass di Roma sfociata nella devastazione della sede Cigl. Carlo Taormina, difensore dei leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, anch’essi incarcerati dopo le violenze, commenta così ad Adnkronos: “Vedremo se ci sono le condizioni perché dopo oltre sei mesi di custodia cautelare per tutti questi imputati in carcere ci siano le condizioni per la modifica delle misure con i domiciliari”.

Taormina: ora domiciliari anche per gli altri imputati

Giuliano Castellino e Roberto Fiore, i due leader di Forza Nuova incarcerati dopo le violenze del 9 ottbore 2021 – Meteoweek

Il Tribunale, spiega Taormina, ha concesso i domiciliari a Testa sulla base di “esigenze cautelari attenuate“. E questo, aggiunge, “ci fa pensare che possa essere messo ordine al sacrificio della libertà personale di molti che non hanno nemmeno fatto ingresso nella sede della Cgil”.

Del resto, incalza l’avvocato, “alla Cgil sono stati provocati danni per 18mila euro e questa non è la dimensione per avere il delitto di devastazione”. Al sindacato verrà offerta a titolo di risarcimento la somma raccolta dai familiari degli imputati.

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