Reddito di base: Catalogna e Galles collaborano per cambiare il mondo

In Italia c’è una sorta di strano silenzio stampa sul Reddito di base, eppure nel resto del mondo se ne parla con sempre maggiore insistenza.

Il reddito di base universale nasce da oltre 30 anni di elaborazioni teoriche delle più prestigiose università del mondo.

Queste università ormai da decenni hanno dimostrato come il reddito di base universale sia non solo assolutamente percorribile dal punto di vista economico, ma anzi necessario perché i benefici che porta sono incredibilmente superiori rispetto ai suoi costi. Garantire un reddito di base a tutti significa contrastare con forza la piaga indecente della povertà e dare un forte impulso all’economia.

Catalogna e Galles uniti per una rivoluzione epocale

Il Presidente della Generalitat Catalana, Pere Aragonès ed il Primo Ministro del Galles, Mark Drakeford si sono incontrati in videoconferenza per un appuntamento storico. I loro due paesi infatti hanno fatto partire dei lungimiranti progetti pilota sul reddito di base universale che hanno raccolto un vasto interesse internazionale.

Quando questi due paesi si sono resi conto che i loro avanzati esperimenti stavano suscitando ammirazione ed interesse hanno capito di essere sulla strada giusta per fare da apripista ad una rivoluzione sociale senza precedenti e così hanno deciso di collaborare.

Consapevoli di essere protagonisti di una svolta

I due leader si sono incontrati per uno scambio di vedute, ma soprattutto per mettere in contatto i rispettivi staff che stanno lavorando ai progetti pilota sul reddito di base universale incondizionato. I due leader si sono dimostrati pienamente coscienti dell’importanza globale di ciò che stanno portando avanti nei loro paesi, tanto che il Presidente Aragonés ha detto con convinzione: “L’idea di un reddito universale e incondizionato è un necessario cambiamento strutturale”.

Anche in Francia il Reddito di Base di avvicina

In Francia c’è un ampio dibattito sulla riforma delle pensioni e dello stato sociale. Sempre più economisti, intellettuali e gente comune si dicono convinti che il reddito di base sia la via giusta per questa riforma. Infatti nel dibattito pubblico francese il reddito di base universale ed incondizionato è sempre più presente e cresce la convinzione che una riforma dello stato sociale che non incorpori questo rivoluzionario strumento sarebbe zoppa e già vecchia.

In Italia può diventare realtà grazie al referendum

Tutto questo dimostra come nel resto d’Europa il reddito di base universale si stia avvicinando a grandi falcate ma anche da noi il reddito di base universale può diventare legge. Infatti è attualmente attivo un referendum europeo per l’istituzione del reddito di base universale in tutti i paesi membri dell’Unione Europea. Se questo referendum raccoglierà un milione di firme in tutta Europa entro il 25 giugno di quest’anno, la proposta popolare passerà al Parlamento Europeo perché venga trasformata in una legge vincolante per tutti gli stati, Italia inclusa.

Un referendum da far conoscere

Si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale da sostenere e pertanto qui su MeteoWeek continuiamo a raccontarvi quello che accade riguardo il reddito di base per contribuire a rendere questa grande rivoluzione sociale qualcosa di sempre più conosciuto, ma soprattutto sempre più concreto. Ricordiamo infatti che in Italia oltre un milione di bambini vivono in condizioni di povertà assoluta e che il nostro Paese rischia seriamente una recessione di due anni secondo le previsioni della Banca d’Italia. Varare prima possibile uno strumento del genere per noi è particolarmente importante.

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