Rissa al luna park, Giovanni muore a 18 anni colpito da 7 coltellate

Una rissa finita nel sangue all’esterno del luna park, dove Giovanni Guarino, da poco 18enne, è morto colpito da una coltellata al cuore. Ferito anche un suo amico. 

Fatale la coltellata al cuore per Giovanni Guarino, il 18enne di Torre del Greco, morto a seguito di una rissa avvenuta domenica, 10 Aprile.

Giovanni Guarino – Meteoweek

Poco prima delle ore 23, è scoppiata una rissa all’esterno del luna park in via Giacomo Leopardi, a Torre del Greco. Rissa che ha portato alla morte di Giovanni Guarino, 18 anni. Nel corso della furiosa lite, è stato colpito anche un amico, suo coetaneo, arrivato in Ospedale con una ferita sotto il petto. Il ragazzo è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico: le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.

Ancora da definire la dinamica di quanto accaduto: gli agenti hanno già acquisito tutte le immagini catturate dalle videocamere di sorveglianza per ricostruire gli ultimi attimi di vita di Giovanni.

La Polizia ha già fermato gli altri due ragazzi coinvolti nella rissa. Si tratta di due minorenni, residenti a Torre Annunziata.

Le testimonianze

La Polizia ha raccolto le prime testimonianze dei presenti. A far scoppiare la lite sarebbe stato un motivo futile legato ad una festa nel parcheggio in cui è ora allestito il parco giochi.

Tutto sarebbe nato da uno sguardo, questo raccontano gli amici della vittima. Il gruppo di minorenni si sarebbe rivolto a Giovanni e al suo amico chiedono loro cosa stessero guardando. A quel punto i toni si sono alzati, fino ad arrivare a tirar fuori i coltelli. Stando al racconto dei presenti, la vittima sarebbe stata colpita con una prima coltellata alle spalle alla quale hanno fatto seguito le successive sei, tra cui quella mortale.

Chi quella sera è passato di lì per caso, racconta di aver vissuto attimi di vero panico: «Io e mio marito passavamo di lì durante quell’orribile macello. – racconta una signora – Non si capiva nulla, caos totale: ragazze di 12-13 anni che andavano da un marciapiede all’altro. Abbiamo capito subito che era successo qualcosa e ce ne siamo andati in fretta».

Danneggiato Ospedale

Danneggiato l’Ospedale Maresca di Torre del Greco

Raggiunti dalla tragica notizia, gli amici e i familiari della vittima hanno preso d’assalto il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maresca di Torre del Greco dove Giovanni Guarino e il suo amico sono stati trasferiti.

Rabbia, incredulità, disperazione hanno portato i presenti a vivere attimi di tensione. Sono stati provocati dei danni considerati lievi alla struttura ospedaliera. Gli agenti di Polizia hanno calcolato i danni: danneggiate quattro vetrate delle porte, un buco in una parete di cartongesso. Non sono state riportate né denunciate aggressioni al personale medico, né fisico né verbale.

Il ricordo di Giovanni

I social sono invasi dai messaggi di affetto e di vicinanza alla famiglia. Tanti anche i messaggi scritti da chi ha vissuto con Giovanni, ha condiviso con lui attimi di quotidianità, scuola e lavoro. Tutti lo ricordano come un «bravissimo ragazzo» con «tanta voglia di lavorare».

Sulla vicenda è intervenuto anche il Primo Cittadino di Torre del Greco, Giovanni Palomba, tramite un post pubblicato sulla pagina Facebook. «È agghiacciante ed inaccettabile quanto accaduto – nella serata di ieri – a due giovani della nostra comunità cittadina. La violenta e prematura morte di un ragazzo, figlio del nostro territorio, brutalmente sottratto all’affetto dei suoi genitori e della sua famiglia, e, il ferimento dell’amico colpito con efferatezza inaudita, lascia sconcerto, rabbia e indignazione in ognuno di noi».

Il Sindaco si dice «profondamente amareggiato, da padre e da rappresentante delle Istituzioni». «Non è immaginabile che un innocente abbia dovuto pagare al prezzo della propria vita la piacevolezza e la tranquillità di un momento di svago in compagnia» continua.

Il Sindaco di Torre del Greco condanna, infine, questo tipo di azione invita ad una «riflessione seria ed attenta sulla educazione dei nostri giovani, e, soprattutto sugli atteggiamenti di sincero disagio sociale che continuamente si manifestano, tale che parta di concerto da tutte le forze positive e proattive della nostra città».

 

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