Giovani africani pagati a “carrube e secchi d’acqua”, sospeso coach di volley

Un commento su Facebook a fine dello scorso anno ha fatto partire una polemica e poi un processo federale.

Ora è arrivata la decisione del tribunale della Federazione italiana pallavolo che ha sospeso l’allenatore.

Enrico Balletto, il coach di pallavolo finito nell’occhio del ciclone per un commento su Facebook – Meteoweek

Squalificato per tre mesi. Così ha deciso il Tribunale federale della Fipav, la Federazione italiana pallavolo. Lo squalificato è il cagliaritano Enrico Balletto, 49 anni, ex ct della nazionale italiana under 21 di volley femminile non udenti e allenatore di una squadra di Tortolì.

La decisione della Fipav, del 6 aprile, arriva a seguito di una polemica scoppiata a fine 2021. Era il 20 dicembre quando su Facebook Balletto aveva commentato una foto che ritraeva alcuni ragazzi africani. I giovani extracomunitari erano stati ingaggiati dal Comitato regionale Fipav per lavorare alla finale del World Tour di Beach Volley che si era tenuta a Cagliari.

Una polemica nata per un commento su Facebook

Enrico Balletto in versione allenatore di pallavolo – Meteoweek

In quella occasione Balletto aveva commentato dicendosi “curioso di sapere se non ci fossero giovani italiani o sardi disposti a lavorare, ma magari quelli non si potevano pagare con carrube e secchi d’acqua o una miseria”.

Il commento aveva fatto polemica. Balletto è anche un militante di Casapound. È stato candidato alle suppletive alla Camera del 2019 nel collegio di Cagliari. Fatto sta che il suo commento è stato segnalato al presidente della Fipav sarda Eliseo Secci.

A segnalarlo l’organizzatore della finale del World Tour, Pierpaolo Murgioni. Era stato lui infatti a pubblicare la foto che lo riprendeva assieme ai cinque ragazzi africani. Come poi è stato accertato, i giovani extracomunitari – scelti assieme alla Caritas – erano stati pagati cento euro al giorno. Come tutti gli altri i collaboratori dell’evento.

Tre mesi di stop per il coach

È partito così il processo. Il procuratore federale aveva chiesto per Balletto cinque mesi di sospensione. La difesa del ct di volley si era invece appellata alla libertà di manifestazione del pensiero. La giustizia sportiva dal canto suo ha ritenuto che il coach 49enne avesse “dileggiato il tesserato Murgioni e la funzione svolta su incarico della Fipav Sardegna, accusandolo falsamente di aver utilizzato immigrati invece che isolani per evitare di corrispondere la giusta retribuzione ai lavoratori”.

Dunque per l’allenatore è arrivato uno stop di tre mesi dai campi di gioco, come da ogni altra attività federale. Ma la sua difesa ha già annunciato il ricorso alla Corte Federale d’Appello.

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