Covid, Galli: “Omicron 2 è diffusissima, conosciamo poco i dati reali”

Per l’esperto Massimo Galli, ormai Omicron 2 è quella più diffusa. Ma non è chiaro quanto siano i reali contagi, essendo questa variante più difficile da individuare.

Il pericolo Covid non è finito, bisogna mantenere alta l’attenzione soprattutto alle sue varianti. Lo ricorda Massimo Galli, docente ed  ex direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano.

Attenzione che anche quelli che hanno avuto un’infezione piuttosto blanda possono andare incontro al long Covid – afferma Galli -. Sono segnalati diversi casi in letteratura. La mia raccomandazione è non considerare questa infezione con leggerezza, ‘come se fosse una vaccinazione in più’. Questa affermazione è una sciocchezza. Se si può evitare di prenderla è meglio“.

DIFFICILE CAPIRE QUANTI SIANO I CASI

Secondo l’esperto “Ormai anche Omicron 1 è residuale, sta praticamente circolando solo Omicron 2“. Ma non bisogna pensare che sia un virus meno pericolo. “La variante originaria qualcuno l’ha ucciso altrimenti non si spiegherebbero i numeri dei decessi delle ultime settimane – continua l’esperto -. Siamo in una situazione in cui si vedono pochissimi casi rispetto a quelli reali. Ricordo che la Germania in 28 giorni registra oltre 5 milioni e 200mila casi e noi poco più di un milione e 900mila, non c’è proporzione. E questo vuol dire che abbiamo ancora parecchi problemi con una realtà dominata da Omicron 2, variante caratterizzata da una grande diffusività e moltissimi casi“.

CONTAGI IN CRESCITA

Non ci vuole la sfera di cristallo: se davvero i virus ricombinanti di Omicron 1 e 2 sono più diffusivi della stessa Omicron 2, tra 15 giorni saremmo qui a parlare di una crescita elevata di questi contagi. E tra un mese le ricombinanti saranno prevalenti” afferma Galli.

Non abbiamo ancora dati precisi ma sembrerebbe che, ancora una volta, ci troviamo di fronte a una maggiore contagiosità. Sembra che i coronavirus, sul filone Omicron, abbiano messo la freccia e premuto l’acceleratore in termini di diffusibilità. E se questo schema si ripete, come Omicron 2 si è ‘mangiata’ Omicron 1, le ricombinati mangeranno Omicron 2” conclude.

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