Infarto sull’aereo: quattro infermieri salvano passeggero ad alta quota

All’apparenza stava riposando. Ma era in arresto cardiaco. A salvarlo è stato l’orecchio allenato di quattro infermieri veneti.

L’équipe si era presa una giornata di svago. Ma ha salvato una vita anche in vacanza.

I quattro infermieri di Chioggia che hanno salvato la vita al passeggero sul volo Easy Jer diretto a Parigi – Meteoweek

Anche se ad alta quota non si sono fatti sorprendere quatto infermieri dell’ospedale di Chioggia. Erano in volo verso Parigi. Si erano presi una giornata di svago. Ma per un infermiere il lavoro – una vita da soccorrere – può sempre presentarsi. In ogni momento.

Vicino ai quattro, nella stessa fila di un velivolo di Easy Jet, c’era un uomo di 32 anni. Stava riposando. Ma un leggero russare li ha insospettiti. Si sono guardati tutti e quattro. E dopo uno sguardo d’intesa sono passati all’azione. Quello non era un normale ronfare del sonno.

Massaggio cardiaco ad alta quota

Il trentenne infatti non rispondeva. Era in arresto cardiaco. Così l’équipe di infermieri ha cominciato col massaggio cardiaco. Ma lo spazio era troppo esiguo. Con l’aiuto di un altro passeggero sono riusciti a allora stenderlo in corridoio. Uno dei quattro ha avvertito l’assistente di volo chiedendogli defibrillatore e forbici, per liberare più facilmente il torace dai vestiti.

La situazione del giovane uomo sembrava disperata. Ma dopo una decina di minuti di manovre di rianimazione il suo cuore ha ricominciato a battere. Il giovane ha ripreso conoscenza ed è arrivato a Parigi, sempre monitorato dai quattro sanitari. Lì all’aeroporto lo attendevano altri medici e infermieri del pronto intervento parigino.

I complimenti del primario di Cardiologia e di Zaia

Ma senza i quattro infermieri veneti a Parigi non sarebbe mai arrivato. Con loro (Katia De Bei, Riccardo Baldo, Tiziana Cavallarin, Gina Valentino) si è complimentato il primario di Cardiologia di Chioggia Roberto Valle: «Orgoglioso per la mia équipe, che senza saperlo è passata da una corsia di lavoro all’altra, a ricordarmi che le vite e i cuori si salvano ovunque, non solo in ospedale».

Ma anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha avuto un pensiero per loro: «Un sanitario – ha scritto su Twitter – ha una caratteristica unica: rimane tale, a disposizione di chi sta male, in ogni momento, anche in vacanza. Complimenti, con orgoglio, a Riccardo, Katia, Tiziana e Gina. Hanno salvato una vita e credo non lo dimenticheranno mai», conclude Zaia.

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