Francia, duello tv Macron-Le Pen. Il presidente uscente accusa: “Dipendi da Putin”

Duello televisivo ieri in Francia tra i candidati in corsa per l’Eliseo. Un dibattito durato due ore e mezza senza esclusione di colpi.

Non sono mancati gli scambi di accuse tra i due leader, che tornano a confrontarsi per la seconda volta dopo il 2017 che vide vincere Macron.

Si avvicina il ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi. Domenica 24 aprile saranno Emmanuel Macron e Marine Le Pen a contendersi l’Eliseo. Ieri sera c’è stato un altro passaggio chiave delle elezioni: il confronto televisivo tra i due candidati, andato in onda sui primi due canali della televisione pubblica francese.

Nel confronto, due ore e mezza di botta e risposta, Macron e Le Pen si sono confrontati su svariati temi: dal potere d’acquisto alla crisi internazionale e alla politica estera, poi immigrazione, pensioni e salute; ma anche l’ecologia, la competitività, le politiche giovanili, quelle di sicurezza interna.

Guerra in Ucraina, sicurezza interna e immigrazione

Sul tema più pressante della politica internazionale, quello della guerra in Ucraina, Macron ha ribadito la necessità di “evitare l’allargamento” del conflitto. Occorre, ha aggiunto, cercare “di far ragionare Mosca”. Mentre Marin Le Pen ha definito “inammissibile” l’invasione russa e ha confermato l’importanza “degli aiuti”. Il presidente uscente ha poi incalzato la sua avversaria rinfacciandole i suoi “legami” con Mosca: “Lei dipende dal potere russo e dipende da Putin“, ha attaccato Macron riferendosi al finanziamento per la campagna elettorale avuto dal RN attraverso una banca russa.

Sul tema della sicurezza interna, Le Pen ha invocato il ritorno  “alla certezza della pena” e la necessità di “maggiore fermezza” da parte dello Stato nella lotta all’insicurezza. La leader del Rassemblement national ha chiesto anche la presunzione di legittima difesa per le forze dell’ordine. Nel campo dell’immigrazione Le Pen si scaglia contro “l’immigrazione massiccia e anarchica” e chiede con forza “il rispetto della legge, ovvero il rimpatrio non solo di migranti irregolari ma anche di quei migranti che si rivelano essere delinquenti e criminali”.

Scontro sul velo islamico

Altro terreno di scontro è stato il velo islamico. Le Pen ha ribadito di voler vietare il velo negli spazi pubblici, definendolo un “simbolo della sottomissione delle donne”. La leader di RN ha specificato: “Non attacco una religione, l’Islam, che ha tutto il diritto di stare in Francia”. Il vero nemico, spiega, “è il terrorismo islamista. Dobbiamo approvare una legislazione contro l’ideologia islamista che sta attaccando le basi stesse della nostra Repubblica”.

Macron ha detto un secco no alla proposta di Le Pen di vietare il velo nei luoghi pubblici. Una misura simile, ha detto, scatenerebbe una “guerra civile“. “Non sono a favore del divieto dei simboli religiosi in pubblico. La laicità è una libertà”, dice Macron.  Se dovesse passare un provvedimento del genere, aggiunge il leader di En Marche, “la Francia, culla dell’Illuminismo, sarebbe il primo paese al mondo a vietare i simboli religiosi in pubblico“.

Scambio di accuse sul clima: “scettica” verso “ipocrita”

Sul clima, Macron ha accusato la sua rivale di essere “climato-scettica” per aver dichiarato di non voler raggiungere la “neutralità carbonica entro il 2050”. Le Pen ha contrattaccato accusando Macron di essere “climato-ipocrita” per aver cambiato idea sul nucleare.

La leader della destra francese ha ricordato la decisione di Macron di chiudere la centrale di Fessenheim nel 2020. Macron inoltre, a suo dire, non avrebbe avuto in passato una posizione sull’eolico. Macron ha risposto che “su Fessenheim non c’erano più investimenti dal 2012”.

Pensioni, potere d’acquisto, politiche giovanili

Le Pen ha incalzato Macron sull’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile, definita “un’ingiustizia assolutamente insopportabile”. Lui si è difeso spiegando l’innalzamento “sarà progressivo”. “L’età pensionabile crescerà di 4 mesi all’anno”, ha detto.

La leader della destra francese ha poi elencato le sue proposte principali in campo economico. In caso di vittoria, ha promesso, restituirà “ai francesi il loro denaro”. Un obiettivo al quale si arriverà, spiega Le Pen, con misure di sostegno al potere d’acquisto, compreso l’aumento degli assegni alle famiglie monoparentali. Altre proposte di Le Pen: abbassare dal 20 al 5,5% dell’IVA sull’energia, restituire della metà della quota fiscale pagata ai vedovi e alle vedove, esentare dall’imposta sul reddito gli under 30.

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