Pedopornografia, polizia postale: +38% di casi nel 2021, trend preoccupante

In aumento i casi di pedopornografia, cresciuti quasi del 40% l’anno scorso. Un trend inquietante intensificatosi in pandemia.

La denuncia arriva dalla Polizia Postale durante la Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia.

C’è un’altra escalation inquietante: quella dei casi di pedopornografia. Nel 2021 i bimbi under 13 coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento sono aumentati del 38%. Sono stati ben 5613 i casi trattati dal Centro Nazionale per il Contrasto alla pedopornografia online del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, (Cncpo). Rispetto al 2020 c’è stato un significativo aumento di casi (3243). L’allarme arriva dalla Polizia Postale in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia.

La rete, per i pedofili, rappresenta insieme un nascondiglio e un luogo dove alimentare le proprie fantasie deviate. Le piccole vittime e le loro famiglie devono così fare i conti con le capacità di manipolazione di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini violente, con la condivisione in circuiti solo apparentemente anonimi, le darknet, di confessioni di abusi.

Nel primo trimestre del 2022 la situazione è anche peggiorata

Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – Meteoweek

Che la minacce della rete contro l’infanzia e l’adolescenza si siano aggravate lo prova il crescente numero di indagati per pedopornografia e adescamento denunciati alla giustizia. Nel 2021 sono stati 1282, l’8% in più rispetto al 2020. Nei primi tre mesi del 2022 però la situazione sembra essere peggiorata ancora: è cresciuto infatti del 50% il numero degli arrestati rispetto al 2021.

“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia, la Polizia di Stato ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso”. Lo afferma Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Un trend favorito anche dalla pandemia, che ha accelerato e intensificato il legame di bambini e adolescenti con internet. Ma il rapporto sempre più stretto col mondo virtuale ha mostrato altrettanto velocemente il suo lato oscuro, spiega Gabrielli. La Polizia Postale, nel ribadire il suo “impegno operativo”, mette in guardia contro “la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia”.

Per fronteggiare una minaccia così complessa, spiega Gabrielli, serve “un’ottica di sistema” capace di integrare prevenzione e repressione. Occorre perciò agire in sinergia “sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori”, conclude Gabrielli.

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