Infarto in volo durante le riprese di un film: “Il pilota non si sente bene”

Accasciatosi sui comandi dopo aver toccato terra all’aeroporto di Asiago. Soccorsi repentini all’arrivo del Seum ma non c’è stato nulla da fare. Nonostante l’improvviso infarto il pilota del biplano impegnato nelle riprese dell’ultimo film di Marco Paoli è riuscito ad atterrare prima di morire, salvando il passeggero. 

È accaduto oggi, lunedì 23 maggio, all’aeroporto ‘Romeo Sartori’ di Asiago, Vicenza. Il pilota dello storico biplano degli anni 30 Tiger Moth con a bordo un passeggero, nonostante il malore è riuscito ad atterrare per poi crollare sui comandi. La torre di controllo ha notato l’incertezza dell’atterraggio, vedendo che l’aereo andava più lungo rispetto alla pista.

Immagine di repertorio – MeteoWeek

Durante le chiamate radio non ricevendo alcuna risposta, è scattato il repentino intervento del personale dell’aeroporto e dei vigili del fuoco, che hanno estratto con successo il pilota dal suo posto, iniziando l’intervento di primo soccorso di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo del defibrillatore, fino all’arrivo del personale di Seum. Il medico ha dichiarato la morte del pilota, mentre il passeggero era spaventato ma illeso. Sul posto sono anche arrivati i carabinieri.

Il film

Il biplano è uno storico modello tedesco del 1943 di proprietà di un asiaghese, che lo ha lasciato disponibile durante questi giorni per le riprese del film “L’isola che non c’è. La vera storia del soldato Peter Pan”, prodotto dalla JoleFilm di Marco Paolini. Accanto al pilota vi erano un giovane fotografo e cameraman della troupe, are bresciana.

Tomba del soldato Peter Pan – MeteoWeek

Il programma era stato cambiato perché il piccolo aereo doveva rientrare a causa delle nubi basse ad Asiago, dove era decollato. Motivo per il quale non è stato possibile riprendere la scena dell’atterraggio all’andata.

Peter Pan, oltre a essere il personaggio nato grazie alla mente di James Matthew Barrie (nel 1991 Steven Spielberg chiamò Robin Williams nel ruolo di protagonista) era anche il nome di un soldato ungherese nato nel 1897 e morto sul monte Grappa, fra Treviso e Vicenza, nel 1918 durante la Prima guerra mondiale. Sulla sua tomba le persone che vengono a visitarla lasciano sempre un fiore.

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