Operazione antidroga della polizia nel quartiere dove citofonò Salvini

La famiglia della famosa scena “Scusi, lei spaccia” in cui fu protagonista il capo della Lega, risulta coinvolta in un traffico di droga. Questa mattina pioggia di arresti da parte della polizia. 

Una imponente operazione di polizia nel quartiere Pilastro di Bologna, con oltre 100 uomini impiegati, si è svolta questa mattina contro un traffico di stupefacenti. Indagate risultano 43 persone, 25 di queste si trovano ora in misura cautelare. Durante l’operazione di polizia sono stati rivenuti 2 chili di cocaina e 8 di hashish e sequestrate quattro auto, 2 moto e 20mila euro in contanti.

Risultano indagati anche due minorenni tra i 15 e i 17 anni, divenuti famosi per la famosa citofonata di Matteo Salvini dopo un comizio tenuto al Pilastro nel 2019. Il padre di uno dei due si trova in carcere, la madre è stata denunciata e il fratello è irreperibile.

TUTTO PARTE DA UN OMICIDIO

Le indagini partono dall’omicidio di un uomo di 28 anni, Nicola Rinaldi, avvenuta nel 2019 per questioni di droga. La vittima e l’omicida risultano al centro del traffico, secondo le forze dell’ordine lavoravano insieme a due persone di origine straniera e ordivano l’arruolamento di ragazzi giovanissimi come corrieri.

“GRAZIE AI CITTADINI”

Il questore, Isabella Fusiello, e il capo della Mobile, Roberto Pititto, hanno voluto ringraziare i cittadini per la loro collaborazione con le indagini. “Al Pilastro c’è tanta brava gente che ha collaborato con la polizia” affermano. Sodisfatto anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: “Ancora un colpo fermo e deciso alla criminalità nella nostra città. Come comunità sentiamo le istituzioni dello Stato vicine. Questo intervento riguarda una zona della città sulla quale anche come amministrazione siamo fortemente impegnati nel campo della prevenzione tanto quanto nell’apertura di spazi dedicati alla socialità e all’educazione. Il lavoro integrato delle Istituzioni è fondamentale per cambiare le cose in concreto in tutti i quartieri“.

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