Tessera sanitaria, piovono multe: 100 euro a chi sgarra, ecco chi rischia

Linea dura da parte dell’Agenzia delle Entrate verso chi, in sede di dichiarazione dei redditi precompilata, comunica dati errati o in ritardo.

Per ogni singolo documento di spesa si rischiano cento euro di multa. Da ora in poi servirà più attenzione.

Achtung, fare attenzione alla tessera sanitaria. L’Agenzia delle Entrate non scherza. E annuncia sanzioni per chi omette – o trasmette tardivamente – di comunicare i dati al Sistema tessera sanitaria. Il che significa 100 euro di multa per ogni comunicazione.

A rischiare sono le aziende sanitarie locali, quelle ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. Poi i policlinici universitari, le farmacie pubbliche e private, le strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa. Interessati anche i presidi di specialistica ambulatoriale, altri presidi e strutture accreditati per erogare dei servizi sanitari. Infine anche gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.

L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che i 100 euro di sanzione sono validi per ogni singolo documento di spesa errato, omesso o inviato in ritardo, perché «una diversa lettura non consentirebbe, infatti, di ottenere l’effetto dissuasivo prospettato nella relazione illustrativa».

Linea dura dunque per la dichiarazione dei redditi precompilata, che potrebbe avere pesanti conseguenze per chi incorre in una svista o in un’imprecisione inviando i dati della propria tessera sanitaria. Perciò i liberi professionisti in particolare dovranno fare parecchia attenzione alle comunicazioni arrivate dal Fisco per schivare una multa da 100 euro per ogni documento contenente dati sbagliati.

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