Referendum giustizia, di cosa tratta il primo quesito sulla legge Severino

Domenica prossima, 12 giugno 2022, si terranno le votazioni del referendum giustizia sulla legge Severino

Manca poco alle votazioni in merito al referendum promosso da Radicali e Lega previste per domenica 12 giugno 2022.

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Il primo quesito del referendum, ovvero quello che troverete nella scheda rossa, è inerente l’abolizione della legge Severino. La prima cosa da sapere è che il referendum in questione è di tipo abrogativo, ossia propone di rimuovere parti o intere norme già esistenti, e che bisogna raggiungere il quorum della metà più uno perché diventi valido.

La Corte Costituzionale ha consentito 5 quesiti del referendum sull’argomento giustizia e il primo, per l’appunto, che troverete nella scheda rossa, è inerente l’abrogazione della legge Severino.

Legge Severino: che cos’è

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La legge Severino prende il nome dalla ministra della Giustizia Paola Severino (durante il governo Monti) ed è entrata in vigore a partire dal 2012. Tale norma prevede che per coloro che hanno avuto condanne per corruzione o altri reati molto seri contro la pubblica amministrazione vi sia l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto, dunque, di candidarsi alle elezioni.

Il primo quesito dei referendum sulla giustizia propone l’abrogazione di tale norma, tornando alla legge precedente, che stabiliva che l’interdizione dai pubblici uffici non era automatica ma veniva stabilita, a seconda del caso, dal magistrato.

Le ragioni del sì

A detta di chi promuove questo referendum, mettere la crocetta sul sì a questo primo quesito significherebbe correggere una storpiatura che si è prodotta con la legge Severino. Questo perché anche in caso di condanne non definitive, gli esponenti politici possono essere temporaneamente sospesi dall’incarico o da una candidatura, rischiando che si formino vuoti di potere.

I promotori del sì asseriscono che vi sono stati parecchi casi di persone innocenti temporaneamente sospese dai pubblici uffici a causa di questa norma, salvo poi essere riammessi alla propria carica.

I promotori del no

Chi promuove il no al referendum giustizia, in merito alla legge Severino, avvisa che poi l’abrogazione sarebbe totale e quindi, permetterebbe anche a chi viene condannato definitivamente di candidarsi ed essere eletto o restare in carica, tranne nel caso in cui non intervenga direttamente la magistratura.

 

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